Note di regia di "Gagarin, Mi Mancherai"
Il desiderio è la nostalgia delle stelle.
Un indistinto desiderio di altri mondi è antico come l’uomo stesso.
La meta dei razzi non sono mondi sconosciuti ma il loro senso è quello di scuotere quest’antico desiderio.
L’atto di creare ci proietta da soli negli infiniti possibili della nostra immaginazione. Come Gagarin, siamo tutti alle prese con il nostro primo viaggio nello spazio ogni volta
che desideriamo creare. E quello che creiamo è una domanda.
“
Gagarin mi mancherai” è un piccolo viaggio che volendo andare lontanissimo ha scoperto di essere rivolto al vicinissimo, all’interno della misteriosa profondità umana.
Allo stesso tempo interrogarsi sulla creatività, sul produrre immagini, finisce per essere una domanda sul fare cinema e sul chiedersi se, alla fine di tutto, non sia il cinema stesso a mancarci ogni volta che un film finisce.
Assediati dalle immagini bisogna tornare a chiederci quale sia la natura del cinema.
Domenico D'Orsi