VENEZIA 75 - Dalla Biennale College arriva Zen
Maia detta
Zen è una ragazza che deve chiarire la sua identità sessuale. Ha i capelli rasati di lato e il ciuffo, gioca a hockey con i maschi, veste pantaloni e giacca a vento. Ha l’aria da duro e subisce le prepotenze dei compagni di scuola.
Sembra una storia già vista quella raccontata da
Margherita Ferri, un percorso di crescita che si sviluppa in nella provincia veneta, ricca e sonnolenta, avvolta dai soliti pregiudizi e pervasa da modernità sempre futili. In effetti di film sui problemi adolescenziali legati all’identità sessuale ne abbiamo visti parecchi e "
Zen sul Ghiaccio Sottile" non aggiunge molto al filone anche se riesce a mostrare le qualità della regista nel gestire un racconto delicato e delle giovani interpreti principali,
Eleonora Conti (Maia) e
Susanna Acchiardi, capaci di rendere credibili i rispettivi personaggi.
Margherita Ferri mette in scena una storia semplice, forse troppo, ma è capace di gestire il tutto con un budget ridotto e con degli interpreti giovani e spesso alla prima esperienza (
Patrizia Sacchi esclusa), portando a casa un prodotto di tutto rispetto. Speriamo che in futuro la regista osi di più e che il prossimo film sia più ricco di sceneggiatura, visto che la fantasia e la scrittura sono elementi che in ogni caso hanno lo stesso costo.
01/09/2018, 20:30
Stefano Amadio