Note di regia di "Come la Prima Volta"
Come la prima volta” conclude il percorso di ricerca che ho iniziato con i due lavori precedenti: NEROFUORI e OFFLINE. In entrambi ho cercato di raccontare delle solitudini che si sfioravano senza realmente incontrarsi mai. Ho raccontato “amori fluidi” o “non amori” molto contemporanei. In questo lavoro cercato di lavorare per opposizione, di esplorare un rapporto, una qualità di amore dal sapore antico che travalicasse il tempo e lo spazio, che andasse oltre i limiti della ragione e soprattutto della memoria. Il tema dell’Alzheimer del quale è malata BEATRICE si intreccia con l’ossessione di OSCAR, suo compagno di una vita, per la conservazione dei ricordi. E mentre un’esistenza arriva al suo tramonto oscurando ogni ricordo e ogni identità, l’altra cerca di tenerla in vita e, se non bastasse, riportarla alla luce anche dopo l’assenza. In un racconto in cui la memoria di breve periodo, riprodotta anche dal mondo digitale, viene scippata sia dalla malattia che dagli eventi, in cui un amore antico volge al termine ma supera il confine tenuto in vita dall’unica certezza che non può essere estorta: il ricordo di chi rimane.
Dal punto di vista del linguaggio, come per i lavori precedenti, mi interessava sondare il rapporto tra documentario e finzione, dove la realtà è portatrice di elementi poetici di surreale.
Emanuela Mascherini