VENEZIA 75 - "24/25 Il Fotogramma in più"
Cinema e tv, la guerra dei mondi. Un fotogramma fa la differenza tecnica, forma e contenuti la fanno di tutto il resto. Ma sempre meno, perché, come dice
Giuseppe Tornatore, in fondo il prodotto audio visivo, quello è.
Il documentario di
Giancarlo Rolandi e Federico Pontiggia, presentato in
Venezia Classici, è uno sguardo proprio sul percorso dell’audiovisivo costruito all’interno del contenitore per eccellenza, almeno fino ad oggi, la tv. "
24/25 – Il Fotogramma in più" mostra l’evoluzione della tv in Italia dove la contaminazione con il cinema, tra amori e odio, ha cominciato a svilupparsi sin dall’inizio.
Per i registi di cinema, fino alla crisi grave del settore a metà degli anni 70, che arrivò con il divieto di fumo nelle sale ma anche a un nuovo slancio della televisione e con l’arrivo di nuovi canali pubblici e delle tv private, era un’onta lavorare per la tv, dal momento che c’era il cinema ad occuparli a tempo pieno con qualità, compensi e discreta libertà.
L’arrivo di questi registi, forse non tra i più affermati, nella produzione televisiva diede comunque al prodotto un indiscutibile valore aggiunto, un tocco e uno sguardo d’autore che ebbe l’effetto, insieme agli sforzi produttivi di mamma Rai (vedi il Pinocchio di Comencini che apri una strada veso l'alto) di allontanare ancora di più il pubblico dalle sale.
Ma questo è. E oggi più di allora la qualità dei prodotti fruibili in casa sta mettendo in crisi il sistema distributivo nelle sale, ma in realtà solo quello. Facciamocene una ragione nella speranza che chi occupa i ruoli chiave, studia strategie e prende decisioni sul settore non venga ancora a dirci, ad esempio, che la crisi delle uscite estive del cinema italiano (quest'anno pressoché zero) è qualcosa di preoccupante e che è il momento di fare qualcosa.
Anche alla luce di questo interessante documentario speriamo che invece di pre-occuparsene, finalmente se ne occupino.
08/09/2018, 11:28
Stefano Amadio