MICHELANGELO, INFINITO - Tra grande scultura e pittura divina
La strada che porta gli eventi in sala prosegue con successo. Film tv, documentari, opere e concerti fruibili dagli spettatori del cinema per pochi giorni e che richiamano un gran numero di spettatori prima di approdare in tv o sui canali web.
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Michelangelo – Infinito" è la storia cronologica della vita di
Michelangelo Buonarroti raccontata attraverso le sue opere ma anche le parole e i giudizi, sempre entusiastici, di
Giorgio Vasari lo storico dell’arte che nel 1500 mise su carta le vicende di pittori, scultori e architettori.
Il film diretto da
Emanuele Imbucci è ricco di immagini e di spunti e lascia spazio ai due interpreti principali,
Enrico Lo Verso nelle vesti di Michelangelo e
Ivano Marescotti in quelle di Vasari, di comunicare le sensazioni slegandole dai fatti ma lasciandole sempre collegate alle magnifiche opere d’arte. Dal marmo e le grandi sculture fino alla religione e alla pittura a fresco, che ha come suo massimo la
Cappella Sistina nelle sue due fasi di realizzazione.
A fronte delle ottime immagini dal vero, il film tende a frenare durante i rispettivi racconti, di Vasari e Michelangelo, un po’ cupi e sottovoce che volutamente mettono da parte l’uomo, se non per raccontare momenti tormentati, esaltando il risultato del suo impegno.
L’eterno di fronte al quotidiano dunque, che però tende ad allontanare il film da una linea di racconto intimo, a parte la fine in cui un
Michelangelo sorridente spiega il suo rapporto affettivo (e artistico) con una coppia romana, un delicato “coming out” che arriva, come nella sua vita, verso la fine.
È comunque importante alimentare il sapere, con un’opera audiovisiva ben fatta che alla fine è capace di farci venire voglia di andare, o tornare, a vedere e ad ammirare le opere e attraverso queste la personalità e la vita, di un artista, forse il più grande di tutti.
19/09/2018, 16:36
Stefano Amadio