NAPOLI FILM FESTIVAL 20 - "Aperti al Pubblico"
Silvia Bellotti descrive con taglio giornalistico, l’apertura e la chiusura dell’istituto.
Il film comincia con il guardiano che apre gli uffici vista mare e si chiude con i dipendenti che escono per tornare nelle loro case dopo una giornata stressante di lavoro.
Ciò che sta in mezzo è tutto quel marasma che in Italia conosciamo sotto il nome di burocrazia.
Gli impiegati si trovano a risolvere situazioni disastrose di utenti delle case popolari. Alcuni di questi vengono sfrattati nonostante abitino in quelle case da moltissimo tempo, alcuni addirittura ci sono nati; altri, invece, devono risolvere questioni più semplici, come il cambio d’intestazione delle utenze dopo che i titolari sono, ad esempio, deceduti.
L’istituto è
aperto al pubblico ogni martedì e venerdì quando gli impiegati ricevono gli utenti che abitano nei 40.000 alloggi che l’istituto gestisce. In questi giorni si accendono animate discussioni mentre alcune volte prendono vita racconti personali emozionanti che commuovono perfino i cuori più freddi.
Gli impiegati cercano di far rispettare la legge, gli utenti cercano un po’ di comprensione. E in questa lotta per ottenere le proprie volontà, i tempi si dilatano come macchie di petrolio sul fondo dell’oceano.
Il risultato è un buon documento sociologico che
Silvia Bellotti consegna ai cittadini italiani al fine di testimoniarne l’inefficienza, il lassismo e la complessità di un sistema amministrativo che ha residenza a Napoli senza essere di parte.
Anna Pennella27/09/2018, 12:00