Note di regia di "Non è vero ma ci credo"
L’approccio che abbiamo voluto prendere, in sintonia con Nunzio e Paolo, e con il supporto di tutte le professionalità coinvolte nel progetto “Non è vero ma ci credo”, è stato quello di cercare di portare la loro comicità in una forma più spiccatamente “cinematografica”, visiva, rispetto alla dimensione televisiva del loro precedente film, pensato esclusivamente per la pay tv.
In questo senso l’esperienza e la visione del comico di Claudio Zamarion – con oltre quaranta progetti con Carlo Vanzina alle spalle ma anche produttore e regista lui stesso – le scene e le ambientazioni mai banali di Walter Caprara (coadiuvato da Alessandra Martelli nell’arredamento, che con giusti tocchi ha colto il variegato “mondo” che descriviamo), i briosi costumi della giovanissima Paola Stante, la puntuale presa diretta di Daniele Maraniello, hanno contribuito a rafforzare, a sostenere, l’iniziale mia ambizione “cinematografica” nella messinscena. Infine è stato fondamentale il lavoro del montatore Vittorio Torre, con cui collaboro da anni, sempre pronto a idee e soluzioni nel senso del ritmo e della comicità mai banale. Un film comico permette un sacco di situazioni “sonore” e in questo senso sono stati fondamentali da una parte l’apporto dell’ecclettico musicista Gianni Errera e del suo ensemble (con brani che variano dal funky al jazz, dal folk al reggae), dall’altra quello del certosino lavoro (nella ricostruzione e ideazione di suoni “comici”) del montatore del suono Claudio Spinelli e del rumorista Giacomo Rende. Dal punto di vista strettamente registico, la mia idea è stata quella di cercare di assecondare questa divertente e garbata avventura che Nunzio e Paolo hanno pensato.
Facendo “respirare” sia gli ambienti che la loro stessa comicità, alternando gag puramente parlate a situazioni comiche quasi mute, quasi “figurative”, sottolineando anche il loro giusto abbinamento “fisico”, sulla scia di tutte le storiche coppie comiche cinematografiche del passato. Aiutati dalla coralità della vicenda, abbiamo potuto – grazie all’impegno dell’aiuto regia Giulio Cupperi – contornare i nostri di un formidabile e variegato ensemble di tipologie umane e comiche; dal tocco surreale e grottesco di Maurizio Lombardi alla comicità ampia e popolare di Maurizio Mattioli, dalla classe innata di Giulio Di Quilio alla ruspante procacità di Micol Azzurro, dall’arrembante incalzare di Elisa Di Eusanio all’estro vezzoso e imprevedibile di Yari Gugliucci. Per concludere, chiudendo il cerchio del nostro strampalato “gruppo di azione” in ambito culinario, con la comicità teneramente umana di Paolo Gattini, Leonardo Sbragia e Yoon Cometti Joyce. Il mio principale intento - è stato quello di raccontare per immagini un agile e garbato film comico, mosso e divertente, che affronti con la leggerezza tipica della comicità quasi casual di Nunzio e Paolo, tematiche, trend e contrapposizioni ideologiche del nostro contraddittorio tempo.
Stefano Anselmi