Note di regia di "Nevermind"
Per quanto i fatti narrati in questo film possano sembrare a prima vista estremi, folli e improbabili, lo spettatore li troverà estremamente familiari e catartici perché in realtà esplorano i lati oscuri, scomodi e inconfessabili che si annidano nel nostro quotidiano e nelle nostre menti. Gli episodi sono collegati tra loro narrativamente attraverso una sorta di passaggio di testimone mediante il quale un personaggio secondario di un episodio diventa protagonista di quello successivo. Il tono è quello della commedia ma si tratta di una comicità scomoda e corrosiva, quasi sempre politicamente scorretta. Lo stile della regia, della colonna sonora e del montaggio si ispira al modello classico del thriller hitchcockiano.
Il linguaggio del thriller contribuisce ad aumentare il potenziale comico e paradossale delle situazioni un po’ come avviene in certi film di John Landis in cui si ride e si prova tensione nello stesso momento. Ogni episodio di può succedere ha come protagonista un attore noto. Ogni episodio è un piccolo scioccante cult!
Eros Puglielli