Note di regia di "Kobarid"
Ho visitato Kobarid (Caporetto) per la prima volta nell’estate 2016 e sono rimasto colpito profondamente dalla distanza tra l’immane tragedia legata alla celebre battaglia della Grande Guerra, sempre viva nei miei ricordi di appassionato di storia contemporanea, e l’apparente tranquillità e inerzia del classico paesino di montagna così come si presenta oggi.
In un tiepido pomeriggio di agosto vi si possono incontrare giovani e famiglie che in alcuni casi sono solo di passaggio, in altri sono lì per le attrattive naturalistico-sportive (rafting, kayak, mountain bike, pesca, ecc.). Queste presenze umane così distratte, inconsapevoli o disinteressate della tragedia vissuta in quei luoghi “solo” cento anni prima, mi hanno suggerito l’idea del film.
Christian Carmosino Mereu