Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

ISABELLE - Mirko Locatelli dirige Ariane Ascaride


Atmosfere da "nouvelle vague" per il film al premiato al Montreal World Film Festival.


ISABELLE - Mirko Locatelli dirige Ariane Ascaride
"Isabelle", ultima fatica di Mirko Locatelli sembra un po' un omaggio alla "Nouvelle Vague": molti silenzi, pochi buonismo, grande attenzione per l'animo umano. Il regista indugia sui paesaggi (non a caso sceglie Trieste), sulle luci e sulle ombre, sulle passeggiate silenziose, sugli sguardi più  che sui dialoghi. La vicenda c'è - una trama al femminile che racconta nell'intimo una madre moderna che sta per diventare nonna, il suo senso di protezione verso il figlio messo a dura prova da un imprevisto, la sua coscienza- ma non è  l'elemento principe.

Il racconto è affidato ai silenzi e alle riprese, in un'atmosfera bucolica sospesa. La protagonista indiscussa è Isabelle (una convincente Ariane Ascaride) con il suo flusso di coscienza silenzioso, nel labirinto dei segreti che la schiacciano. E sospeso è  anche il finale, aperto e senza lieto fine, sempre in pieno stile francese. Il tono drammatico e il senso d’intrigo confluiscono alla pellicola sfumature nostalgiche, i personaggi sono tormentati, in eterno affanno. Una leggera atmosfera mitteleuropea anima alcune scene girate a Trieste: le musiche, le danze e l’accento dei personaggi, i “topolini” con i bagnanti e le barche.

E’ un film volutamente “irrisolto” che palesa lo stato d’animo dei personaggi ed è anche questo che funziona nella storia e che sicuramente ha colpito la giuria, che ha assegnato ad "Isabelle" il Premio per la Miglior Sceneggiatura (Prix du Meilleur Scénario) alla 42esima edizione del Montreal World Film Festival. Il film è stato infatti l’unico italiano selezionato in concorso, dove è stato presentato in anteprima mondiale (dal 23 agosto al 3 settembre). La sceneggiatura è firmata dallo stesso regista con Giuditta Tarantelli.

Miriam Monteleone

20/11/2018, 10:59