Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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TFF36 - "Bulli e Pupe per raccontare i '50 in modo diverso"


TFF36 -
Seconda puntata del viaggio curato da Steve Della Casa e Chiara Ronchini nell'Italia del recente passato: dopo gli anni '60 di "Nessuno ci può giudicare", al TFF36 arrivano gli anni '50 di "Bulli e Pupe".

"E se ce lo permetteranno, ci piacerebbe molto continuare con i '70, che troppo spesso sono stati raccontati solo come anni di Piombo e invece erano molto di più"; chiosano gli autori.

Anche gli anni '50 di "Bulli e Pupe" provano a sfuggire ai luoghi comuni: "Sono stati anni pieni di eventi: iniziamo il documentario con le immagini a colori, inedite, di Montecassino distrutta dai bombardamenti americani per far capire che l'Italia doveva ripartire da zero dopo il conflitto mondiale. Il dopoguerra, il passaggio da paese agricolo e industriale, un mondo troppo spesso raccontato solo come bipolare (DC/PCI, per semplificare) è invece stato molto altro".

"I giovani che proviamo a raccontare sono poi stati i genitori di coloro che hanno fatto il '68: trovare però loro tracce negli archivi è stato davvero complicato, manca quasi totalmente la loro voce. Per non parlare di quella delle donne... Fondamentali per noi sono stati i materiali del Luce, della Titanus e dell'associazione Superottimisti, come anche gli archivi radiofonici e le testimonianze di molti intellettuali dell'epoca".

Negli anni '60 i giovani esistono come categoria sociale, hanno soldi da spendere e creano un 'loro' mercato. "Nei '50 ancora no, si potevano solo sognare delle cose che pochi anni dopo invece si riuscivano a fare. Abbiamo costruito un racconto per immagini che crediamo parlino da sole, non serviva un commento per spiegare i concetti. Da oltre 100 ore di archivio siamo arrivati a una prima versione di 130 minuti e ora a questa, di una settantina, che in primavera dovrebbe uscire in sala".

26/11/2018, 09:25

Carlo Griseri