Nanni Moretti e il suo sguardo su Santiago del Cile
Nanni Moretti, il Cile, gli anni 70. Un documentario sul colpo di Stato a Santiago ma soprattutto qualcosa che mostra come allepoca limpegno e linteresse degli italiani non si limitava soltanto agli affari propri.
"
Santiago, Italia" parte mostrando brevemente la situazione politica in Cile dallelezione di Allende, con un paese pieno di speranza per le riforme e le iniziative popolari del nuovo Presidente che suscitavano le ire dei potenti interni, come i proprietari delle fabbriche e delle terre, ed esterni come gli USA, che si videro nazionalizzare senza alcun indennizzo le ricchissime miniere di rame, mobilitando Cia e Servizi vari.
Poi il
Golpe di Pinochet, duro, crudele e spietato. Rastrellamenti, sequestri, torture e omicidi per annientare ogni forma di attivit politica dissidente. E proprio a quel punto, quando la paura e il panico presero alla gola i cittadini cileni che il rapporto con lItalia divenne forte ed indispensabile.
L
Ambasciata italiana a Santiago rimase lultima ad accogliere chi voleva scappare dal paese. Moretti inanella i racconti di chi salt il muro di cinta e rimase a lungo dentro alla sede diplomatica italiana in attesa del visto e, una volta giunto in Italia, trov un lavoro, una nuova vita e la solidariet di tutto un popolo, interessato alle vicende cilene in modo che i cileni stessi trovarono stupefacente.
Nanni Moretti indugia un po sulle lacrime degli intervistati, inevitabili per la particolare drammaticit dei racconti e per il pungente effetto che suscitano sui ricordi di chi allora visse, anche da semplice lettore, anche a migliaia di chilometri di distanza, il dramma di un popolo intero. Sorvolare con una dissolvenza sarebbe stato pi elegante tanto insieme ai ricordi, lemozione, ad esempio per il concerto-raduno al Palazzo dello Sport o per lintervento di
Gian Maria Volont in Piazza Santi Apostoli a Roma, sarebbe arrivata lo stesso.
30/11/2018, 12:09
Stefano Amadio