TFF36 - DOVE BISOGNA STARE, senza dubbi
Sembra quasi ci sia un dialogo interno tra gli ultimi titoli (azzeccatissimi) dei documentari diretti da
Daniele Gaglianone. Perché "
Qui" è "
Dove bisogna stare", in un discorso che dalla gente qualunque che lottava e lotta e lotterà contro la TAV in Valsusa arriva diretto alle quattro straordinarie (nella loro normalità e unicità) donne protagoniste della quotidiana lotta per rendere l'Italia un paese migliore, per i migranti e per tutti.
Più di un legame, si diceva, ma tutto è riassumibile nella parola (l'hashtag) che
Medici Senza Frontiere ha legato all'uscita del film e alla sua campagna in tal senso:
#umani.
Semplicemente, appassionatamente umani: nessun eroe e nessun compromesso, se siamo umani siamo così, stiamo "qui", sappiamo "dove bisogna stare" (e anche cosa bisogna fare: che sia il titolo del prossimo doc?).
Da un rapporto di MSF sulle condizioni in Italia dei migranti è nata l'idea di Zalab di raccontare questa storia, provvidamente affidata alle mani di
Daniele Gaglianone, il regista perfetto per un progetto come questo.
Il film racconta quattro donne,
Elena, Georgia, Jessica e Lorena, che da Pordenone a Cosenza, da Como alla Valsusa, sono impegnate in attività a prima vista assurde per il senso comune o quello spacciato come tale. E che presto, viste le nuove linee politiche istituite, saranno ancora più complesse. Gli atti di 'disobbedienza civile' che compiono (dall'occupare edifici vuoti per ospitare migranti ad aiutarli a passare il confine con la Francia tra le montagne), non saranno più sufficienti.
Si ride, ci si indigna, si riflette, ci si commuove. Il messaggio arriva, la consapevolezza cresce, la voglia di dare una mano aumenta: "
Dove bisogna stare" è chiaro. Senza dubbi.
02/12/2018, 11:35
Carlo Griseri