LA CURA DEL TEATRO - Tomi Janezic, Lo
psicodramma e il processo creativo
Anna Maria Monteverdi ha seguito
Tomi Janezic per tre anni dalla sua partecipazione nell’estate 2016 al Festival Mundi - Crocevia dei Balcani a Campi Salentina, a Krusce un villaggio della Carniola Slovena dove ha creato un centro di ricerca e di residenza teatrale, fino al Napoli Teatro Festival durante il quale ha tenuto un importante workshop a metà tra una seduta psicologica e un laboratorio di improvvisazione. Alcuni frammenti delle prove e della messa in scena del pluripremiato "
Il gabbiano" di Ĉhechov al Teatro Nazionale di Novi Sad in Serbia danno in parte l’idea del metodo di lavoro di Janezic: uno spettacolo di sette ore durante il quale gli attori si confrontano con il proprio mondo interiore e instaurano un rapporto con il pubblico.
Janezic ha elaborato una tecnica attoriale basata sul metodo dello psicodramma, che rispetta i principi della psicoterapia di
Jacob Levy Moreno, per il quale è famoso in tutta Europa. Alle immagini dei laboratori e alla testimonianza di alcuni attori tra i quali gli italiani
Barbara Folchitto e Orlando Cinque, si alternano le considerazione di Janezic sulla sua idea di teatro e del processo creativo per l’attore: “Il metodo dello psicodramma per me è una rivoluzione artistica: un lavoro tra l’arte e la terapia, un’analisi creativa, non è un metodo attoriale è più una piattaforma per aprire spazio a nuove prospettive”.
La narrazione in prima persona della regista presenta e spiega con estrema chiarezza l’universo affascinante e complesso di
Tomi Janezic e del lavoro dell’attore.
Il documentario è stato realizzato in collaborazione con l'
Accademia di Belle Arti di Lecce. Le immagini e il montaggio sono di
Alessandro Bronzini, le musiche di
Roberto Passuti.
03/02/2019, 10:08
Caterina Sabato