Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

LA BIBLIOTECA DI MORANDO - Una nuova donazione composta da
oltre 500 volumi di cinema del critico Giulio Cattivelli


LA BIBLIOTECA DI MORANDO - Una nuova donazione composta da oltre 500 volumi di cinema del critico Giulio Cattivelli
La Biblioteca di Morando si arricchisce ulteriormente grazie alla donazione, da parte della famiglia, di 561 volumi appartenuti al critico cinematografico piacentino Giulio Cattivelli.

Fra i tanti interessanti libri, da segnalare in particolar modo la collezione del Castoro Cinema quando ancora era editato da La Nuova Italia, una serie completa di Cinema Nuovo rilegata in 17 volumi, volumi di collane dedicate al cinema mondiale come Marsilio e Laterza e alcuni volumi di sceneggiature desunte curate da Cappelli. Tra gli autori più presenti: Guido Aristarco, Maurizio Del Ministro, Franco La Polla.

La Biblioteca del cinema intitolata al critico milanese Morando Morandini, è oggi un suggestivo luogo di incontro e condivisione, che conserva le tracce della sua antica vocazione alla conservazione: di libri, di poster, di fotografie e naturalmente di film (è stata infatti la prima sede della Cineteca dove i fondatori Luigi Comencini e Alberto Lattuada iniziarono a collezionare e salvare i film).

Dal 2015 grazie al fondo Morando Morandini e, a seguire, a quello di Paolo Limiti, l'archivio della Biblioteca di Morando viene significativamente incrementato dalla preziosa donazione della famiglia di Giulio Cattivelli.

Giulio Cattivelli nasce a Piacenza il 15 marzo 1919 e muore a Parma il 10 agosto 1997. Il 15 marzo 2019 avrebbe compiuto 100 anni.
Nel 2002, l’assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza ha promosso, dedicandola a Giulio Cattivelli, una rassegna cinematografica presso la multisala Iris, dal titolo “Grandi film sul grande schermo”. Nel corso della Conferenza Stampa di presentazione, Gianni Comencini, presidente della Cineteca Italiana di Milano, ha ricordato Cattivelli, quando nel dopoguerra organizzava il Circolo del Cinema di Piacenza, assieme ad altri amici di lavoro. Una sua recensione venne pubblicata sul numero del quotidiano Libertà di mercoledì 22 agosto 1945, quando il giornale riprese le pubblicazioni dopo la Liberazione, ed era dedicata al film USA del 1940 L’ora fatale - Ora suprema di William Nigh, con la sigla CAT, come spesso amava firmarsi. Cattivelli partecipò con Ernesto e Marcello Prati, Giacomo Scaramuzza, Ildebrando Albertelli e Paolo Bassi (addetto al settore Amministrativo), alla rinascita della Libertà quando l’Italia si liberò della dittatura fascista. Continuò da allora a fare il critico cinematografico del quotidiano per oltre 45 anni fino al 1994.
Era il curatore della Terza pagina e anche titolista del quotidiano.
Cattivelli fu amico in gioventù di Giovanni Arpino e di Giuseppe Berto, quando quest’ultimo svolgeva il servizio militare a Piacenza.

A qualificare l’opera di Cattivelli, è il suo grande interesse e la sua totale disponibilità verso i giovani registi, verso i nuovi linguaggi della cinematografia, tanto in termini estetico/espressivi, quanto riferiti alla novità dei contenuti. Verso i giovani e verso il nuovo che tenta di affermarsi, Cattivelli manifesta un'istintiva simpatia, un plauso generoso, che mira a guidare l’autore sui sentieri aspri della qualità artistica, ma il professore è altrettanto pronto a ricredersi di fronte ad una seconda prova quando tradisce le attese della prima.

Cattivelli ha collaborato con tante altre testate, prima tra tutte CINEMA NUOVO, diretta da Guido Aristarco, dal 1952 per più di vent’anni, e questa collaborazione gli valse l’ingresso nella giuria della Mostra di Venezia del 1961. Ha poi collaborato con ITALIA OGGI, IL GIORNO per la rubrica televisiva, LA DOMENICA DEL CORRIERE per una rubrica di linguistica a livello amatoriale per 2 anni, e infine al TEMPO settimanale. Ha collaborato anche con riviste cinematografiche come CINECLUB, L’ALTRO CINEMA, CINEMA RIDOTTO.

08/03/2019, 15:18