BFM 37 - PIERINO di Luca Ferri
Presentato come evento speciale al BFM 2019 il documentario sperimentale “
PIERINO” di Luca Ferri.
Pierino Aceti è un signore abitudinario come tanti, appassionato di cinema, (e nel corso della pellicola scopriremo perché), che oggi ha raggiunto la tanto sospirata pensione dopo una vita da impiegato. Per un anno esatto, esattamente per cinquantadue giovedì consecutivi, il regista si è recato dalle ore 10.30 alle ore 11.30 del mattino a casa del sig. Aceti. Ogni incontro, ad inizio mese, preceduto da una previsione di oroscopo alquanto dubbia… vista l’abitudinarietà del protagonista, si svolge attorno alla semplice e ripetuta domanda: “
cosa hai fatto questa settimana?”.
Nel corso dell’informale riassunto viene a galla la precisa e rigorosa organizzazione delle giornate del protagonista, associata alla sua precisa abilità nel classificare e memorizzare le cose ed i minimi dettagli, per lui importanti, non solo dei film ma anche della propria vita, frammentando il tempo come uno spartito musicale nella stessa scala di accordi ripetuti all’unisono.
Il regista, è bene ricordarlo, si occupa di immagini e parole ed il lavoro sperimentale del documentario “Pierino” fa parte di un progetto più ampio, la Trilogiadomestica che il regista è in fase di ultimazione con l’ultimo lavoro “La casa dell’amore”. Altra cosa interessante sono i tre differenti formati di registrazione. Il primo capitolo “Dulcinea” girato nel formato 16 mm., è stato selezionato alla scorsa edizione del festival di Locarno, il secondo capitolo “Pierino” interamente girato con una macchina da presa VHS molto datata (anche lei in pensione come il protagonista…), senza batteria e quindi per funzionare doveva restare attaccata alla presa elettrica, e l’ultimo capitolo “La casa dell’amore” interamente in digitale è in via di ultimazione.
Questi tre capitoli hanno tutti come filo conduttore il ristretto ambiente domestico, immaginato come una avvolgente cornice per i protagonisti nelle loro abitudini, in stretto rapporto con una rindondante relazione con il tempo, al limite dell’ossessivo.
Commenta il regista: “come tutti i miei precedenti lavori, fortemente caratterizzati da un rigore stilistico e strutturale, anche in Pierino siamo di fronte ad una gabbia, a un’operazioni in cui il limite è parte integrante dell’opera stessa. Questa volta però la vita provata ed il lavoro hanno subito una fusione determinante. Il film segue lo svolgimento di una vita e il lento trascorrere del tempo nel pattuito accordo fatto con il signor Aceti, in un arco temporale che diventa importante quanto il soggetto ritratto.”
11/03/2019, 08:52
Luca Corbellini