Note di regia di "Solitudini Pericolose"
Una storia “cruda”, carica di pathos e di violenza subliminale, in grado di suscitare nello spettatore emozioni forti e sconcerto. Certo gli argomenti trattati nel corto, di per sé, rendono abbastanza l’idea: giochi erotici estremi, femminicidio e cannibalismo. In realtà, dietro questo micidiale cocktail, c’è tanto bisogno di amore, inteso nel senso più completo e universale. In un mondo dove violenza e aggressività sono espressione degenerata di frustrazioni e di disperazione.
Emanuele Pecoraro