ANICA - Rutelli, Conte e i dati dell'audiovisivo
secondo Confindustria


L’Audiovisivo come risorsa per il Paese. Ecco quanto emerge oggi dalla Presentazione del primo Rapporto “Cinema e Audiovisivo. L’impatto per l’occupazione e la crescita in Italia” introdotto da Francesco Rutelli Presidente di ANICA, con l’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Significativo è anche il numero di posti indotti dall’audiovisivo nel settore dei servizi ad alto contenuto di conoscenza: un totale di 43 mila, di cui 26 mila tra ingegneri, architetti, consulenti legali, designer, fiscalisti e 17 mila nelle professioni creative e artistiche.


ANICA - Rutelli, Conte e i dati dell'audiovisivo secondo Confindustria
Giuseppe Conte e Francesco Rutelli
Un incontro per presentare i dati relativi alla ricerca, realizzata dal Centro Studi di Confindustria, al quale hanno partecipato sia il Presidente dell'Anica Francesco Rutelli, sia il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, a sottolineare l'importanza di un settore in espansione oltre i confini nazionali.

Per Francesco Rutelli, “Questo rapporto dimostra le nostre capacità creative, tecniche , produttive che sono grandi: gli italiani sono al primo posto per statuette degli Oscar vinte dopo gli Stati Uniti grazie a registi e attori ma non meno a costumisti, scenografi, musicisti, sceneggiatori, montatori e truccatori. Questa capacità sono parte di un’industria che è parte oggi di una sfida internazionale che si riflette nelle cifre di investimenti per le grandi acquisizioni: 215 miliardi di dollari negli ultimi nove mesi. Quale sarà lo spazio dell’Italia nell’industria dei contenuti europea? La nostra industria dell’audiovisivo deve fare la sua parte: prodotti migliori, maggiore orientamento alle coproduzioni e ai mercati internazionali, capacità competitive, aggregative e organizzative più forti, indispensabili per creare valore e lavoro”.

Per il premier Giuseppe Conte: “Nel rapporto ci sono punti di forza, emergono le enormi potenzialità di questo settore ma anche le problematiche che questo settore affronta, ma offre stimoli per valutare le strategie di azione del Governo. Siamo consapevoli dell’importanza della filiera al centro della quale si esprimono significative capacità, non solo imprenditoriali ma in particolare creative che ci rendono ancora grandi nel mondo, che sono il miglior attrattore di investimenti e anche di promozione del turismo. Lo spirito nazionale si esprime al meglio nei settori che richiedono una capacità creativa e che implicano una sinergia tra diverse professionalità. Nel settore dell’audiovisivo assistiamo a un processo di consolidamento di operatori con nuove piattaforme: ormai Netflix è già acquisita, abbiamo Amazon Prime Video ma si preannunciano ingenti investimenti per Disney ed Apple tv. Gli operatori nazionali rischiano di trovarsi in difficoltà ma si dischiude un mercato dalle enormi potenzialità: trasformazioni e cambiamenti che devono rappresentare per la filiera del cinema e dell’audiovisivo una sfida che va affrontata con fiducia e una buona dose di audacia e l’Anica da questo punto di vista sarà protagonista di questo percorso. Il Governo deve consentire agli operatori tradizionali, come le tv e le sale cinematografiche, di perseguire i loro spazi di mercato. Il nostro obiettivo è rafforzare la produzione di contenuti audiovisivi nazionali e consolidare la crescita della nostra industria audiovisiva: stiamo già lavorando per mettere in atto le agevolazioni fiscali utili per questi investimenti. Il Governo vuole tutelare le opere creative rafforzando i provvedimenti contro la pirateria e contro le illecite condotte che violano la proprietà intellettuale”.

GLI ELEMENTI ESSENZIALI DEL RAPPORTO

11/04/2019, 18:13

Caterina Sabato