MADE BY IRAQI GIRLS - Speranza alla ricerca di un futuro
La violenza della guerra porta sempre con sé drammatiche conseguenze: distruzione, lo spezzarsi di vite innocenti, un viscerale ed incessante terrore e tanto altro. Talvolta, a molti di coloro che si trovano ingiustamente in pericolo sotto il fuoco delle armi, non resta nient’altro che fuggire, lasciare la propria terra e provare a ricominciare da zero. Una scelta non facile e che appesantisce l’animo di altri dolori.
Made by Iraqi Girls del regista
Gianni Vukaj ci porta di fronte a chi ha dovuto prendere questa decisione e ce ne racconta le emozioni, le paure ed i sogni.
Come possiamo evincere dal titolo, le vite di cui il film ci propone la storia sono quelle di alcune donne irachene, per la maggior parte giovani ragazze, che, fuggite dall’Iraq soprattutto a causa dell’avanzata dello Stato Islamico, si sono rifugiate in Giordania. Qui le loro esistenze si sono incontrate attorno alle figure di Mario, sacerdote toscano, e di Rosaria, sarta pugliese. I due, decidendo di aprire un laboratorio tessile e coinvolgendo in quest’attività queste ragazze, hanno dato loro un’opportunità per instaurare nuovi legami umani e tornare a vivere in una sorta di normalità. La pellicola mette quindi in risalto come l’incontro tra culture diverse (quella italiana e irachene inserite nel contesto giordano) abbia portato alla nascita di un progetto che ha in qualche modo accresciuto spiritualmente tutte le persone coinvolte.
Oltre a ciò,
Made by Iraqi Girls lascia notevole spazio alle testimonianze dirette dei protagonisti di questo documentario, i quali, rivolgendosi alla telecamera, rivelano le emozioni più dolorose, le paure più profonde e i loro sogni più grandi.
Nel dipingere il ritratto di queste donne dall’animo invincibile, il regista sceglie di dare estrema rilevanza ai loro volti che mette al centro di numerosi primissimi piani. Le immagini a cui la pellicola dà vita grazie a questa decisione artistica sono di gran bellezza e fascino. Il loro mondo interiore non viene perciò raccontato solamente con le parole, ma anche attraverso le loquaci espressioni dei loro visi, i cui lineamenti raccolgono una miriade di emozioni differenti.
Made by Iraqi Girls incentra la sua narrazione sull’inferno passato da queste ragazze, ma parlando di loro in realtà parla di centinaia di migliaia di altre persone a cui la guerra ha tolto tutto, lasciandole
affrante e obbligandole a cercare coraggiosamente un nuovo inizio.
09/05/2019, 08:33
Gabriele Nunziati