NELO RISI I DOCUMENTARI - Il 19 maggio al MIC di Milano
Il dvd contiene due capolavori firmati da Nelo Risi restaurati digitalmente e ritrovati nel 2011 durante il lavoro di ricerca condotta da Gianni Canova nell'archivio cinematografico di Aem per il volume “Cinema elettrico”, in occasione delle celebrazioni per il centenario dell’impresa.
Un fiume di luce e Acqua equivale energia sono due gemme e due eccezionalità assolute nella composita costellazione filmica dell’azienda milanese: sono di fatto i due unici film “d’autore” presenti tra le centinaia di titoli prodotti dagli anni Venti alla fine dei Sessanta, gli unici ad avere una produzione esterna e uno “script”, gli unici ad aver circolato al di fuori degli spazi aziendali e festivalieri.
Se pensiamo al nome di Risi, altrettanto preziosa è la scelta dell’autore: un poeta che, insieme a Erba, Sereni e Rebora figurava tra i nomi di spicco della “Linea Lombarda”. Fratello del più conosciuto Dino, dal dopoguerra in avanti intrecciò rapporti con alcuni dei maestri dell’arte del documentario per poi diventare anch’egli regista. Lo raccontava spesso Nelo Risi, di come prima di girare il suo primo Au dessus de la vallée (1949, otto anni dopo la pubblicazione della sua prima raccolta poetica Le opere e i giorni), avesse incontrato a Parigi i due operatori di Flaherty e Ivens, John Ferno e Richard Leacock, diventandone prima interprete durante il loro viaggio in Italia, e poi operatore tra l’Europa e il Nord Africa per cinque anni.
Da lì la sua vita prese (anche) la strada del cinema del reale, facendone uno dei rari casi nella storia del cinema di poeti che si sono cimentati con la macchina da presa, ma soprattutto che hanno fatto esperienza del documentario industriale, un genere che nasce dalla committenza di un’azienda e mira a promuoverne l’immagine informando il pubblico sullo spirito che anima la sua missione produttiva.
La storia che lo conduce ad Aem segue il successo del corto d’inchiesta Il delitto Matteotti del 1956, che con la notorietà nel genere porta a Risi una credibilità autoriale attirando l’attenzione della milanese Romor film. Il biennio 1956-58 lo vede impegnato in un’intensa attività registica fatta di numerose commissioni: dopo aver girato tre film per la Olivetti, Risi porta lo stesso gruppo (ovvero il direttore della fotografia Carlo Ventimiglia e il compositore Carlo Potenza), sulle dighe della Valtellina per realizzare due distinti lavori per la municipalizzata milanese: Acqua equivale energia (1958), documentario prettamente aziendale, e Un fiume di luce, elaborando con numerosi rimandi a Milano e alla sua elettrificazione, una storia universale dell’elettricità arricchita dalle belle animazioni di Mino Maccari.
Al fine di comprendere l’eccezionalità e la pertinenza dei due splendidi lavori realizzati da Nelo Risi all’interno del patrimonio filmico Aem, nel DVD sono stati inseriti a corredo alcuni documentari storici inediti che tracciano un percorso antologico ideale dagli anni Trenta fino ai primi anni Ottanta del Novecento, spaziando trasversalmente molti dei temi contenuti nel fondo Aem conservato presso l’Archivio nazionale del cinema d’impresa di Ivrea (e in Cineteca Nazionale a Roma) e già esplorati singolarmente nelle precedenti pubblicazioni.
16/05/2019, 11:39
Andrea Corrado