Note di regia di "Eraserhead - Rimozione Sicura"
L’idea di “
Eraserhead - Rimozione Sicura” è nata dalla riflessione su come una così grande necessità di autorappresentazione venga affidata a uno strumento come le Instagram Stories che, di fatto, non lasciano traccia per più di 24 ore di ciò che viene rappresentato. Ho pensato allora di lavorare come un inconscio, che conserva il rimosso della memoria di Instagram e dei suoi utenti. Il sottotitolo “Rimozione sicura”, in questo senso, vuole rimandare alla facoltà di rimozione legata tanto alla sfera umana, quanto a quella meccanica dei supporti tecnologici. Il film si presenta quindi come un’esperienza di scorrimento fulmineo e indigesto di Instagram Stories che illustrano scarti di tempo e di spazio dapprima destinate all’oblio e ora rese eternamente riproducibili. L’accumulo indistinto di Stories inizialmente sconnesse tra loro ha rivelato analogie sottotestuali che hanno contribuito a comporre uno scenario quasi post-apocalittico. Eraserhead è, di fatto, un racconto post-apocalittico che ricorre però a strumenti narrativi propri di una possibile “nuova epica” inaugurata da Instagram, caratterizzata dalla rottura e dal cortocircuito dei fattori costitutivi della narrazione e dal disfacimento di tutto ciò che rappresenta. Nello scenario emerso, le Instagram Stories si rivelano una macchina che, come uno specchio infranto, riflette l’accartocciamento delle strutture profonde della realtà e dell’essere umano.
Edoardo Genzolini