COME LA PRIMA VOLTA - La memoria, l'amore
La memoria è lo strumento necessario per rendere possibile la nostra esistenza, per definire noi stessi e il mondo circostante. Perderla significa scivolare nell’abisso del vuoto.
Oscar, il protagonista di
Come la prima volta della regista
Emanuela Mascherini, vede scivolarci l’amata moglie. Con un passato da fotografo, tenta anche la via della fotografia, arte che per eccellenza rappresenta il desiderio di fermare il tempo e richiamare i ricordi, per strappare la compagna dalle braccia dell’oblio. Il film si ispira ad una storia vera ma è in realtà la testimonianza di un dramma che affligge più di una sola storia.
Il cortometraggio si apre con una scena iniziale dalla forte valenza simbolica. In un’ambientazione tenebrosa, solo la luce di due torce illumina a tratti i nudi corpi dei due anziani. La voce dell’uomo accompagna le immagini invitando la donna a usare quella torcia per ritrovarlo se si dovesse “perdere nella memoria.”
Un prologo che manifesta anticipatamente la dolce disposizione d’animo dell’uomo verso la moglie malata, disposizione che dimostrerà poi nella pratica con l’inizio dell’azione vera e propria. Emerge così, anche dalla semplicità e forza dei dialoghi, un amore profondo che non è disposto ad arrendersi né ad accettare ciò che il fato ha serbato alla coppia. A rendere ancora più potente l’idea del legame indissolubile fra i due è il netto contrasto tra il volto espressivo di lui e lo sguardo perso di lei, un’opposizione che svela la fermezza dei loro sentimenti, che niente, nemmeno il vuoto dell’oblio, può spegnere.
Come la prima volta è intenso e toccante senza aver bisogno di ricorrere a scene di estrema tragicità. Riesce perciò a commuovere e colpire la sensibilità pur mantenendo sempre uno stile pacato e sobrio. Altri due aspetti positivamente degni di nota sono le inquadrature e il montaggio che contribuiscono, insieme agli altri elementi (come la recitazione dei due attori protagonisti e i dialoghi), alla buona riuscita del film.
15/07/2019, 09:11
Gabriele Nunziati