VENEZIA 76 - "5 è il numero perfetto", una Napoli bang bang
"
La vita è terribile, e il bello è che tiene pure il senso dell'umorismo". E a Peppino di brutti scherzi la vita sembra volerne giocare fin troppi, tra la morte di un figlio, l'incontro con un vecchio amore e il ritorno in pista in una professione che credeva di aver abbandonato per sempre ma in cui era un vero fenomeno, quella dell'assassino.
Dopo il successo internazionale riscosso con l'omonima graphic novel, il fumettista
Igort passa dietro alla macchina da presa per portare sul grande schermo "
5 è il numero perfetto", presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia in apertura delle Giornate degli Autori.
Protagonisti di questo gangster movie in salsa napulitana sono Totò e Peppino, ma sta volta la storica coppia comica non centra niente, anzi. A dare volto e corpo ai due guappi in pensione, chiamati a riprendere in mano la pistola per pura vendetta, sono Toni Servillo e Carlo Buccirosso, calati in una Napoli cinematograficamente più vicina all'oscura "Sin City" di Robert Rodriguez che ai colori freddi delle tavole originali.
Il regista va infatti oltre la sua stessa opera, trasformando il malinconico noir in un hard boiled in cui saper sparare è una vera e propria arte, costruendo delle sequenze di armonica violenza, che appaiono come vere e proprie danze della morte.
Al netto di qualche scelta narrativa non perseguita proprio fino in fondo, buona la prima per Igort, che confenziona un bel cinecomic d'autore.
29/08/2019, 19:49
Antonio Capellupo