VENEZIA 76 - "Vivere" la conferenza stampa
“Il film nasce da un racconto di
Francesca Archibugi “Un anno in Italia”, ha spiegato
Paolo Virzì, sceneggiatore del film insieme alla regista e a
Francesco Piccolo, “e il tema poteva dar vita a un importante, poderoso saggio su cos’è lo spirito nazionale, quali sono i confini tra giusto e sbagliato in un Paese come il nostro. Tutto questo pensiero denso avrebbe potuto essere espresso attraverso un saggio di un grande storico è invece è nascosto nelle pieghe nascoste della vita dei suoi personaggi”.
Un film attraverso il quale ancora una volta la regista racconta l’universo della famiglia:
“Le famiglie sono il cuore della società, ha spiegato, anche se esistono sempre meno quelle mononucleari. Questa è una famiglia che come in un girotondo prende tante persone che non hanno legami di sangue. Raccontare le famiglie è il modo più semplice di raccontare gli esseri umani e la nostra vita”.
“Francesca ha la capacità di afferrare l’essenza delle persone e impastarla con la letteratura con la poesia e il cinema, ha spiegato Micaela Ramazzotti che nel film interpreta Susi, creando dei personaggi memorabili. Io ho lavorato in tre film di Francesca e ho interpretato tre donne molto forti. Anche Susi lo è anche se sembra fragile. Io mi sono tuffata tra le sue braccia regalandole le mie imperfezioni e i miei dolori, è stata una sorta di terapia!”.
“Come persona e regista è accogliente, ha continuato Adriano Giannini, riesce a creare un rapporto con gli attori e la troupe e con tutti coloro che servono a comporre i pezzi di un film. Si crea un senso di compartecipazione nei suoi film. La sua accoglienza ti facilita la possibilità a entrare nel suo immaginario e da quello cercare di intonarsi e restituire il suo universo. Una particolarità di Francesca è di avere il dono unico di sapere raccontare le storie, che sono commedie ma anche dramma, mescolando la leggerezza con la densità”.
31/08/2019, 14:15
Caterina Sabato