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NAPOLI FILM FESTIVAL 21 - "Malo Tempo":
storia di un'esistenza difficile


NAPOLI FILM FESTIVAL 21 -
C'è tutto il cinema di Tommaso Perfetti in "Malo Tempo", documentario sulla vita di Luciano, uomo che sta scontando la pena agli arresti domiciliari. Come anche in "Yvonnes" il regista segue la vita di "uno degli ultimi", di un uomo che non riesce ad uscire dal proprio status di emarginato, e che di questa situazione ne fa una consapevolezza di via. Un'indagine attenta e dettagliata, che indaga nell'intimo, che sembra scaturire da un romanzo noir.

Nelle lunghe giornate di Luciano in casa, tra le sue quattro mura, non vi è nessuna possibilità di riscatto. L'angoscia del vivere è palesemente presente nei suoi gesti, nei suoi dialoghi e la presenza dei suoi familiari, più che un conforto è un peso che non riesce a digerire, anche se il loro "essere" può sembrare di conforto.

Il regista si sofferma sulla gestualità, sul modo in cui Luciano si atteggia, sul suo essere un "delinquente, perchè lo è stato e dir suo lo sarà anche dopo questo passaggio. "Malo Tempo" è un tempo che si ferma, senza possibilità di redenzione da parte del protagonista, è la messa in scena delle ferite di una vita che non si rimargineranno più, dove il principio è anche la fine di un uomo che non ha più niente da chiedere a questa vita...

23/09/2019, 19:41

Simone Pinchiorri