Note di regia di "Le Buone Maniere"
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Le Buone Maniere” si propone due scopi nobili. Il primo è quello di utilizzare l’arma tagliente dell’umorismo per sferrare un colpo alla criminalità, raccontata sempre e solo in chiave simil-documentaristica. Sposando appieno la filosofia secondo cui la risata genuina nasconde uno strato di amara verità, questo corto ha la voglia di mettere in luce gli aspetti vigliacchi e ridicoli del sistema camorristico, privandoli di quell’arroganza che lo rende emulabile. In questo caso c’è solo da compatirlo, punto e basta. Il secondo obiettivo attiene alla materializzazione della superiorità della parola sull’arma. L’omertà è additata da secoli come il miglior viatico per l’espansione delinquenziale. Ebbene il nostro piccolo grande eroe, Mimmo Savarese, fa del suo talento dialettico un cavallo di troia per disintegrare la decennale struttura messa in piedi dalla famiglia Barracane. Un gesto altissimo, inquietante e bello allo stesso tempo, che lo rende una persona speciale.
Valerio Vestoso