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FILM FESTIVAL DIRITTI UMANI LUGANO VI - 6000 presenze in 5 giorni


FILM FESTIVAL DIRITTI UMANI LUGANO VI - 6000 presenze in 5 giorni
La sesta edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano (9 - 13 ottobre 2019) si chiude con un nuovo successo che ne conferma il valore e la necessità.
6000 presenze in 5 giorni (un giorno in meno rispetto le precedenti edizioni) per scoprire storie di persone e popoli, le urgenze del pianeta, percepite e raccontate dal cinema della più recente produzione mondiale.
Importante presenza di pubblico, in cui va sottolineata la partecipazione delle scuole che coinvolge 24 istituti del Cantone con una rinnovata e sempre attenta partecipazione anche ai forum che seguono le proiezioni.

Tante le storie raccontate e apprezzate dal pubblico: dai film di grandi registi come la prima Svizzera del film di Patricio Guzmàn, LA CORDILLERA DE LOS SUEñOS in apertura del festival, e Ken Loach, con SORRY WE MISSED YOU in chiusura.
Fra i registi presenti al festival, Lech Kowalski, con l’anteprima svizzera di On va tout péter sulle problematiche del lavoro, cui ha fatto seguito un interessante dibattito fra lui e l’economista Alan Friedman; profondo l’incontro con Lynn Zhang, coregista di One Child Nation, pellicola sulla politica cinese del figlio unico; la prima svizzera di DOVE BISOGNA STARE di Daniele Gaglianone e Stefano Collizzolli, presente al festival quest’ultimo, è stata anche occasione per la consegna del premio giornalistico Carla Agustoni. Registi ospiti, inoltre, François Kholer, con JE NE TE VOYAIS PAS, film sulla ‘giustizia riparativa’, e Daniel Wyss regista di Ambassade sulla crisi degli ostaggi statunitensi in Iran nel 1979. E naturalmente Hassan Fazili, con MIDNIGHT TRAVELER (si veda più sotto al Premio Diritti Umani per l’autore).

Una sessantina gli ospiti fra i già citati registi e gli esperti, giornalisti e operatori dei diversi settori. Particolarmente interessanti gli interventi di Donatella Rovera, investigatrice di Amnesty International, Dick Marty, già procuratore pubblico e già consigliere di stato, Leyner Palacios, leader della comunità Chocò e nominato al Nobel per la pace, Remy Friedmann e Patrick Matthey del DFAE, l’ambasciatore Flavio Meroni; lo storico Marcello Flores, esperto di Diritti Umani.

Fra i film più amati anche 37 SECONDS di Hikari, ERDE di Nikolaus Geyrhalter, GRâce à Dieu di Francois Ozon, Khartoum Offside di Marwa Zein. ZERO IMPUNITY di Nicolas e Stéphane Blies.

Grande emozione per la presenza di Hassan Fazili, a Lugano per ricevere il “Premio Diritti Umani per l’autore”. La sua presenza è stata una grande conquista, Hassan Fazili infatti vive da tempo in un centro di accoglienza per rifugiati in Germania, da cui, per motivi di sicurezza personale, raramente può uscire. E così scrive lo stesso Fazili sul suo facebook “Sono qui al Festival Diritti Umani in Svizzera, è circa un anno e mezzo che vivo in Germania. Non avevo il permesso di viaggiare e uscire dalla Germania (per motivi di sicurezza n.d.r.) (….) Dopo tanto lavoro, con l’aiuto di alcuni amici tedeschi e la cooperazione di alcune persone, (…), ho potuto finalmente ottenere la lettera con il permesso di viaggiare. Il mese scorso sono stato ad Amsterdam al IDFA Festival. Ho condiviso la mia gioia con tutti. Questo è il mio secondo viaggio, questa volta in Svizzera e ad un evento molto importante per me. Sono felice di aver ricevuto il Premio Diritti Umani al Film Festival Diritti Umani Lugano, e ringrazio ogni singola persona che si occupa di questo Festival. Grazie ad Antonio Prata e al Film Festival Diritti Umani Lugano.”
Hassan Fazili, ospite del festival insieme a Mortaza Shahed, direttore della fotografia, ha presentato a Lugano Midnight traveler, film pluripremiato e presentato nei festival di tutto il mondo, diario della fuga dall’Afghanistan narrata con il suo telefonino.

Emergenza climatica, guerre e abuso di potere, i nuovi sovranismi, libertà di espressione, sono alcuni dei temi messi in risalto dal festival, e spingeranno a una riflessione sul punto di vista e la posizione che assume l’umanità di fronte ad essi. Sono tante le violazioni della dignità e della libertà, tante le problematiche universali che vedono lottare molti popoli; argomenti profondi e caldi, che talvolta scompaiono all’interno di un’informazione di massa sempre più caotica.

Ai 32 film, di cui 13 prime svizzere e 5 cortometraggi proposti da questa sesta edizione del FFDUL, si aggiungono due concerti (ATSE TEWODROS PROJECT e KALA JULA) e, particolarmente amata, la mostra LANDLESS, fotografie di Davide Vignati, esposte presso il Centro Pastorale San Giuseppe (via cantonale 2a, Lugano) visitabile fino al 20 ottobre 2019. (orario: Lu-Ve: 9.00 - 17.00 rivolgersi a Sacrificio Quaresimale; week end ore 10-16).

La sesta edizione del Film Festival Diritti Umani, voluto dalla Fondazione Diritti Umani di Lugano di cui è emanazione, con la direzione di Antonio Prata, la presidenza di Roberto Pomari, è realizzato con l’apporto di numerosi collaboratori, fra le commissioni cinema, forum, scuole, i vari staff tecnici e di comunicazione, i numerosi e preziosi volontari.

14/10/2019, 16:22