Fondazione Fare Cinema
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TFF37 - "Sono innamorato di Pippa Bacca"


Chi era Pippa Bacca? Un'artista che identificava arte e vita cercando il senso dell'una nell'altra, e viceversa. Il doc diretto da Simone Manetti


TFF37 -
Una donna che per convincere il fidanzato che la abbandona a ravvedersi distribuisce migliaia di spille con lo slogan "Sono innamorato di Pippa Bacca. Chiedimi perché" nella speranza che l'uomo, al casuale incontro con un 'portatore di spilla', ponga la fatidica domanda e si lasci convincere a tornare da lei.

E quello slogan, "Sono innamorato di Pippa Bacca", è diventato anche il titolo di un documentario che Simone Manetti dedica alla performer a undici anni dalla sua tragica scomparsa, una dichiarazione d'amore corale che si intreccia a un gesto artistico.

Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca, l'8 marzo 2008 parte con l'artista Silvia Moro per intraprendere il lungo viaggio che è il cuore della performance "Brides On Tour - Spose in viaggio": vestite da sposa, le due donne si ripropongono di attraversare in autostop undici paesi in guerra (Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Libano, Siria, Egitto, Giordania, Israele destinazione Gerusalemme) per pacificarli idealmente.

L'affidarsi agli altri per il trasporto, il simbolismo del vestito da sposa (purezza, inizio di un percorso, matrimonio tra le genti), le azioni programmate durante il percorso (incontri/scambio con donne cui dare, ricevere, celebrare la forza morale e sociale), sono l’espressione di una concezione artistica della relazione che Manetti riesce a delineare perfettamente usando materiale d'archivio e testimonianze. Dopo tanti anni le voci dei protagonisti interpellati (Silvia Moro, le cinque sorelle, la madre, il compagno) hanno acquisito una consapevolezza, una lucidità rara e preziosa che aiuta l'analisi, senza aver perso l'emotività che trasmette una storia vissuta.

Nel montaggio, l'alternarsi delle immagini d'archivio (sporche, in movimento, spesso a dividersi lo schermo, improvvisate) in cui Pippa e Silvia si riprendono durante il viaggio alle immagini delle interviste (stilisticamente e tecnicamente curate, con inquadrature fisse e figure quasi immobili) è una scelta narrativa che enfatizza le distanze: tra passato e presente, morte e vita, arte e vita, visione idealistica e realtà, bianco/verde (il colore delle spose e quello di cui si vestiva sempre all’artista) e tutti gli altri colori.

A chi può pensare che Pippa Bacca abbia perso la sua sfida lanciata al genere umano, cui voleva concedere completa fiducia, basti la conclusione del film che fa pensare a quanto il suo messaggio non sarebbe mai stato raccolto da così tante persone senza il suo tragico epilogo.

25/11/2019, 16:00

Sara Galignano