TFF37 - Voglio Vivere Senza Vedermi
Tra la video arte, il video teatro, la performance di danza contemporanea, Voglio Vivere senza vedermi è un racconto fatto di suoni e immagini in movimento dove gli attori intrecciano le fisicità per disegnare un quadro sfuggente ma sentito, come il disagio interiore che da personale diventa di massa.
Le paure e gli occhi sinceri dei bambini potrebbero essere tutto ciò che ognuno di noi vede durante un giorno qualunque. O sogna, fa lo stesso. La parte irrazionale della mente sembra lasciare spazio alla normalità e al bisogno di realizzare qualcosa di concreto, sia esso fare a pezzi un animale morto sia immaginare paesaggi così semplici da diventare in bianco e nero.
L’incontro tra donna e uomo diventa un momento di danza contemporanea, un match di boxe eseguito nel rispetto delle distanze tennistiche. Ma molto spesso, su un nero inquietante, le voci e le misure di avvicinano fino a diventare una meno elegante violenza domestica.
Cosa c’è di più umano e spontaneo dei volti di guerra? Non la nostra certo, che per fortuna non ne viviamo una da un po’, ma una guerra recente che arriva dal medio oriente, dove le facce e le divise occidentali sembrano immotivate nel contesto ma si trovano a proprio agio nella rinnovata missione di costruire uno spettacolo visivo intorno alla conservazione del potere.
Per Bruno Bigoni e Francesca Lolli tutto è palcoscenico. Montano e smontano scene, immagini e prosa per raccontare il percorso della coscienza, dove l’amore riesce a sconfiggere, o almeno a confondere, anche la morte. Dietro alla macchina da presa il loro occhio aperto cerca un’estetica capace di raccontare, quello chiuso prova a trasferire il pensiero e i sogni direttamente dalla memoria umana a quella di registrazione.
24/11/2019, 00:01
Stefano Amadio