ITALIADOC 2020 - Dal 29 gennaio al 5
aprile alla Casa del Cinema di Roma
Dal 29 gennaio al 5 aprile 2020 è in programma, alla Casa del Cinema di Roma, l'annuale rassegna dedicata dal documentario
Italia Doc.
Questa la presentazione del curatore
Maurizio di Rienzo: "
Quest’anno la Rassegna Italia Doc alla Casa del Cinema di Roma si articola in 11 recenti documentari di rilievo, apprezzati in importanti Festival, che saranno come sempre presentati e dibattuti dai loro autori e produttori. La novità è nel proporre due percorsi tematici, targati Giganti e outsider di cinema e Una certa arte, in programma dopo i due Eventi d’inaugurazione: l’originale, significativo Vaccini, 9 lezioni di scienza della poliedrica editrice e regista Elisabetta Sgarbi che inquadra con creatività sintetica e unità stilistica la precisa parola divulgatrice di medici, scienziati, filosofi su un tema di controversa, vitale attualità; il composito mondo letterario-artistico-politico di Carlo Levi è narrato con sapienza in Lucus a lucendo. A proposito di Carlo Levi di Alessandra Lancellotti ed Enrico Masi, focalizzandone la sofferta ma prolifica esistenza fra i macigni di Tempo e Storia.
Uno dei due temi di Italia Doc è il cinema italiano rievocato in 5 storie che scavano e svelano vite diversamente illustri. Fellini fine mai di Eugenio Cappuccio, collaboratore del ‘centenario’ regista per ‘Ginger e Fred’, parte da sguardo autobiografico per scoprire testimoniati particolari dell’universo ancora segreto del Maestro da Rimini. Citizen Rosi di Didi Gnocchi e Carolina Rosi illustra dall’interno essenza narrativa, passione civile, incrollabile umanità di un autore-giornalista pioniere nel denunciare misfatti e manipolazioni facendo cinema coraggioso quanto spettacolare. La popolana e libera star Nannarella in La passione di Anna Magnani di Enrico Cerasuolo splende ancora nella unicità di vita amori talento energia che ha sprigionato senza sosta sentendosi più artista che attrice. Solo tre film girati e decine di sceneggiature non realizzate ma Caligari è stato un regista concretamente leggendario: Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari di Simone Isola e Fausto Trombetta mette amoroso e rivelatore ordine nella eccentrica parabola dell’autore milanese legatosi alla periferia di Roma. All’opposto, Life is a B.Movie: Piero Vivarelli di Fabrizio Laurenti e Niccolò Vivarelli approfondisce la bulimica prolificità acutamente pop del viveur-regista che inventò il filone dei musicarelli e praticò tutti i generi con rivoluzionaria disinvoltura.
4 i documentari anch’essi biografici nel percorso su altre arti. Notarangelo ladro di anime di David Grieco raccoglie il messaggio testimoniale di un fotografo sensibile, politico, radicato nelle sue Basilicata e Puglia, artista solidale con il popolo dei Sassi di Matera e consapevole delle contraddizioni della sua epoca. Cercando Valentina. Il mondo di Guido Crepax di Giancarlo Soldi è un multiforme salto nella Milano all’avanguardia estetica degli anni 60 in cui un geniale disegnatore crea Valentina icona prefemminista erotica anticonformista; notevoli i filmati d’archivio e significative le interviste a registi e fumettisti di oggi.
Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio di Tomaso Pessina a 100 anni dalla nascita del pittore anarchico, impegnato, esplosivo, fisico nel rapporto con la tela e stanziale nella sua Venezia. Scorrono quadri, interviste, incontri, testimonianze, e ha peso il segno della parola tratta dal suo illuminante Diario letto calibratamente da Toni Servillo. Infine, col padre di Cipputi dialoga Mi chiamo Altan e faccio vignette di Stefano Consiglio che coglie del folgorante, indefinibile Francesco Tullio Altan vita appartata e sguardo satirico, rilassata filigrana che in fondo, anche con interviste ad amici e colleghi, ritrae l’Italia degli ultimi 40 anni.
26/01/2020, 09:29