Note di regia de "Le Abiuratrici"
Il film pone in essere una riflessione sulla questione “Eugenetica”: disciplina che proponeva il miglioramento della specie umana sulla scorta dei metodi di selezione scientifici utilizzati per gli animali e le piante. Nel corso della storia l’adozione delle idee eugenetiche da parte della politica ha generato pericolose attività tese alla riproduzione degli esseri positivi e alla conseguente eliminazione dei soggetti considerati negativi o indesiderabili, come nel caso del programma denominato AKTION T4 praticato dalla Germania Nazista. L’applicazione e il perseguimento ideologico della “perfezione”, non attiene ad una questione da relegare al passato ma si impone anche nell’attuale contesto socio-culturale. L’evoluzione scientifica declinata attraverso la tendenza egoistica delle società contemporanee ha riproposto la questione sulle teorie “Eugentiche” determinando, cosi, il confronto etico tra l’utilizzo della scoperta scientifica e la proiezione tesa al mito della “perfezione”. Il film si posiziona all’interno di questo confronto etico: considerare il limite entro il quale l’agire dell’uomo è declino della propria condizione.
Antonio De Palo