IL CINEMA MISTERIOSO DI ROBERTO ANDO'
- Dal 3 al 12 marzo MIC di Milano
In occasione del nuovo allestimento de Il turco in Italia con la regia di Roberto Andò presso il Teatro alla Scala, il MIC - Museo Interattivo del Cinema propone dal 3 al 12 marzo una retrospettiva completa dedicata al regista siciliano. Sette i film in programma: dal primo lungometraggio in edizione restaurata Il manoscritto del Principe (2000) fino a Una storia senza nome (2018), presentato fuori concorso alla 75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, tra le opere anche il raro documentario Il cineasta e il labirinto dedicato al cinema del maestro Francesco Rosi.
Palermitano di nascita, scrittore, sceneggiatore, regista teatrale e cineasta, la sua formazione ha radici nella letteratura e nel cinema, stringendo rapporti professionali con Leonardo Sciascia, Francesco Rosi, Federico Fellini, Michael Cimino, Harold Pinter, Francis Ford Coppola. Da sempre alterna la sua attività cinematografica a regie d'opera e spettacoli teatrali.
Fondazione Cineteca Italiana propone la sua filmografia completa in una retrospettiva che ripercorre la sua carriera registica al cinema.
Si comincia martedì 3 marzo alle ore 15 con Una storia senza nome, film di recente realizzazione con protagonisti Micaela Ramazzotti e Renato Carpentieri, sulla storia vera del furto della Natività di Caravaggio sottratta dalla mafia nel 1969 dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo e mai più ritrovata. Un film che esplora le tematiche care al regista del mascheramento, delle identità molteplici e della verità nascosta sotto la finzione.
A seguire, alle ore 17, viene proiettato Le confessioni, film del 2016 con Toni Servillo, Pierfrancesco Favino, Moritz Bleibtreu e Daniel Auteuil, in cui Andò indaga il lato oscuro del potere e della politica.
Durante un summit tra gli otto ministri dell’economie di altrettante superpotenze mondiali e animato anche da figure insolite come una scrittrice, una pop star e un monaco, il direttore del Fondo Monetario Internazionale si confessa e subito dopo viene trovato morto. Sta ai ministri indagare sulla faccenda.
Mercoledì 4 marzo alle ore 17 si propone il primo film di Roberto Andò, qui nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale: Il manoscritto del principe, liberamente tratto ispirato ai libri Palermo anni 50 di Gioacchino Lanza Tomasi, Opere di Tomasi di Lampedusa, Ricordo di Lampedusa e Distanze diverse di Francesco Orlando. Prodotto da Giuseppe Tornatore, è la storia degli ultimi anni di vita dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, in particolar modo del suo rapporto con due suoi allievi e della stesura della sua opera più celebre, Il Gattopardo.
Giovedì 5 marzo alle ore 15 è la volta del documentario Il cineasta e il labirinto, dedicato al cinema del maestro Francesco Rosi e commissionato nel 2002 dal Centro Sperimentale di Cinematografia in occasione degli 80 anni del grande regista napoletano.
A seguire, alle ore 17, Sotto falso nome, seconda opera del regista presentata nel 2004 come film di chiusura alla Semaine de la Critique alla 57ª edizione del Festival di Cannes. Un thriller su uno scrittore ossessionato dalla sua privacy che cade vittima di un ricatto che potrebbe compromettere la sua carriera.
Venerdì 6 marzo alle ore 15 viene proposto Viaggio segreto, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2006. Tratto dal romanzo Ricostruzioni di Josephine Hart, il film esplora le relazioni familiari messe a dura prova dai pesanti non detti. Leo e Ale sono fratello e sorella e condividono tutto, anche le rispettive chiavi di casa. Alla notizia che la loro casa d’infanzia in Sicilia è stata messa in vendita, lo spasimante di Ale le promette di acquistarla come regalo di nozze. Deciso a impedire che questo succeda, Leo parte per un viaggio in Sicilia per acquistare la dimora ed evitare il riaffiorare di oscuri ricordi del passato.
Sempre venerdì 6 marzo alle ore 20 una serata evento con la proiezione del film Viva la Libertà alla presenza del regista Roberto Andò per un incontro con gli spettatori moderato dal giornalista e critico cinematografico di LongTake Andrea Chimento. Tratto dal suo romando Il trono vuoto edito nel 2012 da Bompiani e vincitore del Premio Campiello Opera Prima e del Premio Vittorini Opera Prima, il film ha vinto due Nastri d’Argento e due David di Donatello. La storia tratta di Enrico Oliveri, segretario del maggior partito dell’opposizione, che, in crisi, decide di concedersi una pausa da tutto e di partire esule per Parigi. Intanto a Roma la sua assenza viene colmata dal fratello gemello appena dimesso da una clinica psichiatrica che inaspettatamente risale la scala del gradimento e incoraggia gli italiani a ricominciare brechtianamente da se stessi, mentre Enrico, lontano da tutto, ritrova il senso delle cose.
La rassegna proseguirà fino a giovedì 12 marzo con le repliche dei film più significativi.
22/02/2020, 09:34