Note di regia di "Libertà"
"Libertà" nasce dall'incontro con B. e C., due richiedenti asilo residenti a Bari, costretti a scappare dal Senegal e dalla Nigeria perché omossessuali. Nei due paesi dell’Africa Subsahariana, la comunità LGBT è costretta a fare i conti con una intolleranza diffusa e un codice penale che prevede il carcere e, in alcuni casi, persino la lapidazione.
Il lungo e pericoloso viaggio per arrivare in Europa non ha aiutato i due ragazzi, costretti dal clima d’odio crescente in Italia a frequentare le comunità migranti legate ai loro paesi d’origine, subendo un secondo, più doloroso, ostracismo che li spinge a vivere nella macchia.
A cosa serve, dunque, scappare e lasciare i propri cari se la libertà continua ad essere lontana? Il documentario è un tentativo di risposta a questa domanda nonchè un racconto emblematico degli effetti delle politiche migratorie volute dall'ex Ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Il film prende il nome dal quartiere omonimo di Bari, palcoscenico del dramma silenzioso che si consuma sulla pelle di due giovanissimi che, per amore, hanno perso tutto. Persino la speranza.
Savino Carbone