BIANCA - Zampaglione gira un thriller familiare in quarantena
Anche Federico Zampaglione durante il lockdown si è cimentato in un cortometraggio girato in casa. Nel periodo di quarantena, chiuso in un appartamento con i propri familiari, ha prodotto un cortometraggio dal titolo: "
Bianca".
Zampaglione sceglie ancora una volta la via del thriller e del noir, genere nel quale si è sempre espresso con buoni risultati. Curioso il fenomeno dei film girati in casa durante il Covid 19 che già in precedenti articoli abbiamo definito quasi come un nuovo filone della cinematografia di urgenza, il "Covid film". Tra qualche anno, quando vedremo come passato il brutto momento della pandemia, rimarranno questi frammenti di cinema sincero, intimi, delle volte anche eccessivi ma comunque pezzi di storia di persone che da dentro il loro isolamento hanno cercato di espirmere la propria voglia di creare.
Ecco la trama del piccolo thriller. Una giovane donna in casa con sua figlia. Uno sconosciuto che bussa insistentemente alla porta e qualcuno che pare essere riuscito addirittura ad insinuarsi nell’appartamento, dopo avere inviato alla donna dei messaggi minacciosi sui social. Madre e figlia dovranno difendere il loro appartamento e salvarsi la vita da una minaccia improvvisa arrivata da fuori.
Curiosa la troupe del film, girato tutto con un tablet. Attrice e montatrice ai primissimi esordi Linda, la figlia di Zampaglione, e come co-pratogonista la compagna Giglia Marra ( Squadra antimafia - Palermo oggi).
La storia è stata scritta da Zampaglione insieme a Gianluigi Perrone, critico cinematografico e sceneggiatore di films indie come Morituris, Ritual - Una storia psicomagica e Oltre il guado e ora regista di corti e film in realtà virtuale.
Quando le sale del paese un lontano giorno riapriranno, noi che recensiamo e monitoriamo le nuove tendenze del cinema italiano, dovremmo per forza di cose renderci conto della cinematografia nata in questo periodo storico. In qualche modo l'emergenza ha dato il via a tutta una nuova generazione di cineasti digitali che fanno ben sperare per una rinascita futura del nostro mercato.
06/05/2020, 12:03
Duccio Ricciardelli