Note di regia di "Havens - Rifugi"
“Che cosa rimane alla fine del mondo, sia esso il nostro mondo interiore o quello costruito insieme a qualcun altro?”
Ho immaginato una scenario di pura sospensione, dove una coppia di esseri umani abita il luogo del passaggio e dell’attesa, tra un passato recente ormai finito e un immediato futuro, pronto a dispiegarsi. Nulla a cui aggrapparsi, se non il rapporto con l’altro, la persona che ami e che meglio conosci. Così bene da poterci parlare nella tua madre lingua, come fanno i due protagonisti di questa storia. Il loro dialogo si fonda su memorie, promesse e speranza.
Volevo raccontare una storia di solitudine e riconoscimento.
Della somiglianza d’amore negli opposti.
Come un canto, lieve e giocoso, che si alza dalle rovine.
Elena Griggio