ARENE ESTIVE - Botta e Risposta tra Carocci e Anica
Secondo
Valerio Carocci del Cinema America queste sono le carte su "Blocco" Anica e Anec per arene gratuite.
Prosegue
Valerio Carocci:
"Questa mattina abbiamo denunciato che i distributori italiani negano in blocco le concessioni di film per le proiezioni a ingresso gratuito nelle arene estive di tutta Italia. Rutelli nega ogni coinvolgimento di ANICA, pertanto ci troviamo costretti a pubblicare parte della documentazione in nostro possesso circa gli interventi in Italia della suddetta associazione di categoria già negli anni 2018 e 2019 al fine di bloccare le concessioni dei film nelle arene gratuite. Rendiamo pubblico inoltre uno scambio con un’agenzia di Londra, che riporta esplicitamente di aver ricevuto indicazioni da Anica di non autorizzare le proiezioni.Consegnamo la documentazione al seguente link: https://we.tl/t-n0hsYchQsP. Ci sono lettere su carta intestata e risposte da Londra in cui le agenzie italiane ed estere ricevono e dichiarano di aver ricevuto linee guida proprio da ANICA.
Se ANICA e i vertici di Rai Cinema vogliono dissociarsi dal contenuto di questa documentazione ne siamo felici: dichiarino pubblicamente di essere favorevoli alle concessioni dei film per le arene gratuite in tutta Italia, fatta eccezione per i film della stagione corrente.
Specifichiamo pubblicamente inoltre che i film sono stati richiesti direttamente a Rai tramite 01, nonché anche tramite agenzia".
L'ANICA risponde:
"La sezione distributori Anica presa visione degli appunti e vecchie lettere resi pubblici dall'associazione Piccolo America, ribadisce la piena autonomia delle singole società di distribuzione, sia italiane che internazionali , nella definizione delle strategie commerciali di ogni azienda .
In particolare il documento dell’ 8 Marzo 2019 presentava un quadro generale di riferimento ed un perimetro operativo nel quale muoversi nel caso in cui una singola società di distribuzione avesse deciso di mettere a disposizione i film del proprio listino .
Dell'appunto su carta anonima, senza data e senza firma non conosciamo la provenienza non essendo presente nemmeno l'anno di riferimento".
E aggiunge:
“Abbiamo preso visione della caotica e sconclusionata diffusione di vecchie email prive di intestazione, delle disinformazioni e dei resoconti di incontri avvenuti due anni fa che nulla hanno a che vedere con il contesto attuale da parte del presidente del 'Piccolo America'. In realtà vi si conferma la trasparenza e la corretta condotta di ANICA. A parte la diffusione di testi a noi sconosciuti o apocrifi, l'unica evidenza che scaturisce da email private di soggetti da noi non conosciuti indica "la grande notizia" del supporto di ANICA all'Associazione Piccolo America. Per il resto, si tratta di alcune delle note che hanno portato agli accordi resi pubblici, sia nel 2018, che nel 2019. Per quest'anno 2020 non ci sono state richieste di incontri, ne' confronti, ne' tantomeno – ovviamente - dinieghi di alcun tipo. È un'irresponsabile e incomprensibile campagna di diffamazione in questo momento drammatico per il Cinema italiano. Ci stiamo impegnando per comprenderne le autentiche ragioni".
09/06/2020, 21:00