VENEZIA 77 - "Miss Marx" in Concorso
Eleanor Marx è debole. Non come donna ma come personaggio su cui basare un film. E
Susanna Nicchiarelli ci prova in ogni modo a renderla interessante ma con alterni risultati. Di fronte alla grandezza di papà Karl e dell’amico di famiglia Engels, malgrado rimangano ristretti sulle loro poltroncine inglesi per tutto il film, l’energia della giovane Eleanor detta Tussy (Romola Garai) si perde in mille rivoli senza trovare un vero e proprio sbocco. Dalla storia d’amore con Edward Aveling, un uomo sposato con il quale convisse fino alla fine, all’impegno politico e sindacale riassunto al meglio nella scena in cui, durante una manifestazione, nota e segue tra i vicoli malsani un ragazzino, finendo per scoprire in una casa poverissima una donna ferita al seno dal suo figlio affamato. Una scoperta durissima che è soltanto ulteriore presa di coscienza dell’ingiustizia patita dalla classe lavoratrice, e che non porta però ad alcuna soluzione.
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Miss Marx" è un film ricco nella produzione, girato con interpreti internazionali, le scene e i costumi di pregio e l’atmosfera di una Londra benestante e che sembra trarre la sua opulenza dalle disuguaglianze sociali. È la vita di questa ragazza, figlia preferita di Karl, a non essere illuminata e a trascinare tutto il film verso una lentezza non di ritmo ma di contenuti, sempre alla ricerca (vana) di rendere eccezionale la normalità.
Tra citazioni cinefile e inquadrature che ricordano i nostri migliori registi di oggi apprezzati all’estero,
Susanna Nicchiarelli cerca di rendere punk-rock, anche attraverso gli innesti musicali arditi, un’operetta di fine ottocento mischiando sentimento, politica e grandi personaggi per mettere in scena un feuilleton da giornale della domenica.
06/09/2020, 20:49
Stefano Amadio