Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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VENEZIA 77 - "Spaccapietre", parlano registi e cast


Diretto dai gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio, è interpretato da Salvatore Esposito, Licia Lanera e Samuele Carrino


VENEZIA 77 -
I gemelli De Serio, Esposito, Carrino e Lanera
"Spaccapietre" è un film drammatico che sfiora il genere (western? noir?), partendo dalla denuncia di un tema troppo poco raccontato come quello del caporalato agricolo in Italia, al sud come al nord.

"Vero, è un fenomeno di cui si parla poco", confermano i gemelli De Serio. "Un po' ora sta uscendo questo tema, ma è molto rimosso nell'informazione. Per un senso di colpa collettivo? Forse. Di sicuro non vogliamo sentire la nostra responsabilità di fronte a un tema che ci coinvolge tutti, come consumatori. Non vogliamo sapere da dove arriva - e come mai costa così poco - la merce che compriamo, preferiamo ignorarlo. Inoltre, lo sfruttamento dei braccianti e il caporalato ha a che fare con molti strati sociali e molti settori produttivi, al nord come al sud. Il film parte da una storia di famiglia tramandata dalle varie generazioni, nonna Rosa non l'abbiamo mai conosciuta ma la sua vita e la sua morte (era bracciante agricola ed ebbe un malore, incinta di due gemelli, e dall'aborto che ne seguì per un'infezione ci lasciò) ci sono molto presenti. A questo abbiamo unito molte letture e la cronaca della morte recentissima di Paola Clemente. Non abbiamo mai pensato di fare un documentario di questa storia - chissà che in futuro... - ci è venuta immediatamente così, con i suoi personaggi e il suo sviluppo".

Salvatore Esposito è felice di aver partecipato al progetto. "Quando il mio agente mi ha messo in contatto con loro ho iniziato a chiamarli i “gemelli del destino”: letta la loro sceneggiatura ho accettato subito, senza riserve. Rendere progetti come questi realtà è importante, ho lavorato molto per rendere credibile il mio personaggio e raccontare attraverso i suoi occhi la sua storia. “Spaccapietre” racconta una nuova forma di schiavitù, e se alla fine della visione avremo acceso anche solo una piccola lampadina sul dramma che vivono tantissime persone avremo fatto una cosa buona. Il racconto parte dalla periferia pugliese ma è comune a tutto il paese, al nord come al sud. Ci sono due progetti della mia carriera che sento legati a “Spaccapietre”. In “Veleno” raccontavamo la realtà della Terra dei Fuochi evidenziando però come quello dei rifiuti e dell'inquinamento fosse un problema molto più ampio. Poi “Gomorra”, certo: all'inizio eravamo stati molto criticati perché davamo voce a una realtà criminale locale, poi è stato chiaro che si tratta di una situazione comune in tutte le periferie del mondo, non solo a Napoli. Chi racconta il male non è mai visto di buon occhio, viene accusato di fargli pubblicità, anche se negativa: io credo che sia doveroso parlarne e sono contento di far parte di questi progetti".

Il giovane Samuele Carrino è il figlio ed è anche lui a Venezia ad accompagnare il film: "Sono felice della mia esperienza anche perché il mio personaggio lo abbiamo costruito insieme ai registi, c'è molto di me stesso. Il rapporto con mio papà sullo schermo è bellissimo, grazie a lui e alla sua forza il mio Anto' riesce a superare i momenti più difficili".

Il ruolo di Rosa è affidato all'attrice teatrale, esordiente al cinema, Licia Lanera. "E' la mia prima volta al cinema e sono molto emozionata! Sono andata a kamikaze in questa interpretazione, sentivo la fiducia dei miei registi che mi hanno scelto dopo avermi visto più volte a teatro. Il mio provino? Decisamente insolito: mi hanno chiesto cosa sia per me la morte, li ho tenuti mezz'ora a raccontare le mie idee in merito...".

07/09/2020, 19:57

Carlo Griseri