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FESTIVAL DI LECCE - "Rock the world", il Salento incontra la Jamaica


Presentato in anteprima nella sezione “Cinema e realtŕ” il documentario di Federico Giannace sulla collaborazione tra il cantante e producer giamaicano Richie Stephens e i produttori e cantanti reggae italiani Rankin Lele e Papa Leu. Un percorso di musica ma anche di approfondimento personale.


FESTIVAL DI LECCE -
Richie Stephens & the Ska Nation Band
Un viaggio tra la Jamaica e il Salento per raccontare una collaborazione che non ha confini: quella tra il vincitore di un Grammy Richie Stephens, cantante e produttore giamaicano, e alcuni musicisti ska e reggae italiani, in particolare provenienti dal Salento considerato ormai da anni musicalmente e anche per spirito la “Jamaica italiana”. Nasce cosě la Richie Stephens & the Ska Nation Band che pubblica il suo primo album nel 2017 “Internationally”, un mashup di generi e culture che viene portato dal vivo in performance memorabili dalla Jamaica, al Salento fino al Summerjam in Germania nel 2018.

“Abbiamo girato il mondo per fare questo documentario”, ha spiegato il regista Federico Giannace, “ho seguito la band nel loro tour, quello in Giappone, per esempio č stato un evento importantissimo sia per Richie Stephens che per il lancio della nuova band. Č stata un’occasione per imparare dalle altre culture e soprattutto per capire come funziona la musica in giro per il mondo. Con questo voglio dire che il mio lavoro non č stato impostato come si fa solitamente quando si gira qualsiasi film, cioč che si scrive prima, noi sentivamo l’esigenza di documentare le cose quando succedevano, non costruirle su un foglio di carta ed ecco perché secondo me questo prodotto č anche un po’ diverso dagli altri, perché effettivamente č stato un po’ “guerrilla”: un giorno, per esempio, andammo a girare un videoclip a Gallipoli e siccome c’erano tante persone tutte insieme in quel momento ci venne l’idea di far raccontare la loro esperienza personale e un’intervista dietro l’altra, un documento dietro l’altro, un concerto dietro l’altro mi sono accorto che c’era tanto materiale e bisognava metterlo insieme. Riguardandolo ho tirato fuori un’idea che poteva funzionare e ho fatto il film”.

E dall’incontro con gli artisti e con tutte le personalitŕ che ha raccontato in "Rock the world" il regista ha appreso importanti lezioni di vita:
“Ho imparato a non fermarmi mai, a non smettere mai di sognare, che le cose si fanno con il sacrificio e con il lavoro duro. I musicisti sono degli artisti e da sempre sono in difficoltŕ, soprattutto in questa fase che porta al loro sacrificio totale: se non fai le date non campi, il pane non te lo porti a casa e da loro ho imparato che non bisogna mai mollare e che bisogna crederci sempre.”

06/11/2020, 14:49

Caterina Sabato