TORINO FILM FESTIVAL 38 - "Regina" e la vita che muta
Una ragazza di 15 anni, la vita in tutta le sue sorprendenti possibilità, il sogno di fare la cantante, un'armonia familiare ritrovata con il solo padre da quando la madre non c'è più:
Regina è una giovane calabrese amata e talentuosa, che riesce a tenere in equilibrio la sua adolescenza, giorno dopo giorno, anche grazie alla chitarra che la accompagna sui palchi di provincia e nella quotidianità.
Ma la vita non la si può programmare, e può capitare che in una giornata apparentemente qualunque, durante un momento di libertà e felicità, qualcosa accada che inverta la rotta, che modifichi tutto, che faccia sembrare inutile e senza senso tutto ciò che prima contava.
E allora, che fare?
Alessandro Grande alla sua opera prima dopo alcuni premiatissimi corti ("Bismillah", su tutti) si concentra su una storia piccola ma dal respiro ampio, focalizzando il suo sguardo su una giovane protagonista che regge il peso del film così come Regina regge quello delle conseguenze degli eventi narrati.
Ci voleva un'attrice all'altezza e
Ginevra Francesconi (già ammirata in "The Nest - Il Nido" di Roberto De Feo) si rivela tale, sia nell'incarnare la protagonista con le sue emozioni trattenute ma incontenibili, sia nelle performance chitarra e voce. In una Calabria inedita e per ciò ancor più mirabile, un esordio da ricordare.
25/11/2020, 08:30
Carlo Griseri