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CARLO GUBITOSI - Lettera ai Direttori delle rassegne
e dei festival cinematografici italiani


CARLO GUBITOSI - Lettera ai Direttori delle rassegne e dei festival cinematografici italiani
Caro Direttore,
Giffoni quest’anno ha compiuto cinquant’anni. Per tanto tempo abbiamo accarezzato l’idea di celebrare questo evento travolti dalla gioia e dal fervore di coloro che sono i “veri protagonisti” del nostro festival: i bambini, i ragazzi, la nostra bella gioventù e le famiglie.
Tutto era già stato preparato e, facendo riferimento ai soli juror, in 7000, provenienti da 53 nazioni e selezionati tra più di 40.000 richieste, erano pronti ad invadere le strade della nostra piccola città, insieme al tradizionale pubblico composto da 350.000 persone, per riempirla di energie, sogni, nuove amicizie e colori.
Il covid-19 ha però indotto all’esondazione fiumi di idee, lettere, parole, strategie, senza riuscire a cancellarle. Ci ha costretto a ripensare, a rimetterci in gioco, a rilanciare.
Nonostante tutto, nello stupore e nell’incredulità generale, Giffoni è stato il primo evento internazionale a svolgersi “dal vivo” e in una formula innovativa e rivoluzionaria. I nostri ragazzi sono stati bravissimi ed hanno dimostrato al mondo intero, che possono essere d’esempio per come hanno rispettato le regole, senza perdere gioia, vivacità e lo stupore della loro età.
Da marzo ho incontrato, seppur virtualmente, anche tanti direttori di festival italiani. Con loro ho cercato di creare una relazione, stargli vicino, sostenerli e sollecitarli ad una azione, seppur nello sconforto generale.
Abbiamo chiuso le nostre sale, i nostri teatri, molti sono stati costretti ad annullare gli eventi, ma mai abbiamo smesso di pensare che un’altra strada sarebbe stata possibile.
Una reazione c’è stata. In tanti hanno optato per lo streaming, chi per affascinanti ed utili combinazioni tra il fisico e l’online. Ognuno di noi è stato bravo a mettere in campo le proprie forze e le proprie idee.

A mio parere sarebbe stata utile una regia e un reale, quanto necessario, spirito di unione e collaborazione. Questo credo sia un elemento importante che dovrà accompagnarci nel 2021.
È fondamentale capire, insieme ed in anticipo, quale società troveremo quando la pandemia che stiamo vivendo sarà finalmente alle spalle. Quali macerie ci saranno, quali economie avremo a disposizione, cosa vorrà il pubblico e in che modo le piattaforme ne avranno cambiato i gusti e le tendenze; come la galassia dei festival potrà supportare la filiera cinematografica in ginocchio in tutte le componenti.
Dobbiamo prepararci al nuovo sistema ed alla nuova vita dei nostri festival. Il mondo di febbraio sembra ormai preistoria e solo insieme possiamo affrontare le sfide che il futuro ci pone.
Gli ultimi due mesi di quest’anno li ho dedicati completamente a rimettere in discussione gli obiettivi, la visione, la missione di Giffoni.
È proprio per questo che ti scrivo: è tempo di una nuova vita per nuovi viaggi, storie, in un mondo che ha sempre più esigenza di valori, di narrazioni vere, di luoghi dove il senso della famiglia e del paese li vivi, dove i giovani ed i meno giovani possano ritrovare la fiducia in sé stessi e nel loro futuro.
La mia esperienza cinquantennale, l’aver fondato il festival di cui ancora oggi sono direttore, mi ha regalato il privilegio di essere il “decano” di tutti i festival italiani, posizione esclusivamente affettiva.
In questo momento credo non ci si possa abbandonare alle solitudini e all’immobilismo. Siamo obbligati a disegnare nuove geometrie.
È tempo di incontrarci, finalmente, conoscerci, capire quali sono le fondamenta della rete culturale italiana, così variegata, capillare e ricca di stimoli.
È tempo di azzerare, distruggere e ricostruire, di concepire un modo nuovo, in un mondo nuovo, di gestione e creazione di eventi, piccoli o grandi che siano.
Incontriamoci. Entro gennaio. Il mio è un invito sincero, accorato, propositivo.
Sceglieremo la data più giusta per il nostro primo incontro sulla piattaforma Zoom per poi incontrarci a Giffoni, dove sarò onorato di ospitarvi per un week-end ad aprile, durante la nuova sezione primaverile.
È tempo di scrivere insieme il presente ed il futuro del “sistema festival” italiano.
Sono certo che questo incontro potrà anche essere utile per ricercare suggerimenti, novità, nuove azioni da sottoporre al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, alla nostra Direzione Generale per il cinema e poi anche a finanziatori territoriali pubblici e privati.
È ora di rimettere al centro i valori e le eccellenze che da sempre siamo capaci di mostrare al mondo e che fanno del cinema e della cultura il motore di questo Paese, ma anche analizzare le criticità e le sfide che i prossimi anni ci pongono davanti.
Sarò felice se tu, ritenendo utile questa iniziativa, confermerai l’adesione inviando il form a questo link: https://forms.gle/uG3T9kELDaVTf2tC8.
Grazie per l’attenzione che vorrai donarmi.
L’occasione è anche gradita per porgerti i miei più sinceri auguri per un felice e sereno Natale. Siamo tutti consapevoli che le prossime festività, si porteranno dentro anche il peso di questi mesi: storia, racconti, immagini e anche dolori e paure che ancora non sembrano finire. Riprendiamoci il NOSTRO NATALE che sarà forse, diverso ma ancor più vero, intimo ed umano.
Auguri.
Tuo.

Claudio Gubitosi
Fondatore e Direttore


29/12/2020, 13:05