ANDATE A LAVORARE - Un docufilm per celebrare i 50 anni del DAMS
Il lungometraggio ripercorre, sempre in bilico tra finzione e realtà, l’avventura del Dams di Bologna. Il “Corso di laurea in discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo” nato nel 1971 da un’intuizione del grecista Benedetto Marzullo, compirà quest’anno 50 anni e il film farà parte del prestigioso programma di celebrazioni che l’Alma Mater sta organizzando per la primavera-estate prossima
Un’opera, per raccontare un’idea che avrà fra i suoi pionieri Renato Barilli, Furio Colombo, Umberto Eco, Giuliano Scabia, Gianni Celati, Luciano Anceschi, Ezio Raimondi, Tomás Maldonado, Paolo Fabbri, Luigi Squarzina… E studenti, diventati protagonisti della vita culturale del nostro paese e non solo, dai compianti Andrea Pazienza e Roberto “Freak” Antoni, a Roberto Grandi, Eugenia Casini Ropa, Pino Cacucci, Patrizio Roversi, Enrico Scuro, Paolo Soglia, Igor “Igort” Tuveri, Paolo Fresu, Fabio Testoni, e tanti altri, fino ad alcuni protagonisti del DAMS del presente. Un’opera di ricerca storica e di indagine sull’attualità, legate dalla fiction, che vuol rispondere sostanzialmente a due domande:
Cosa c’era di speciale in quell’idea? E perché tutto è accaduto a Bologna?
“Quando Cristiano Governa mi ha proposto di celebrare il 50° del DAMS con un docufilm non ho avuto alcun dubbio e ho accettato immediatamente la sfida, enorme per me che ho sempre considerato il Dipartimento una entità mitologica, una eccellenza pura, un luogo dove si insegnava a mettere la creatività al servizio dell’arte, in un secolo nel quale il marketing e la comunicazione cercavano di fare esattamente il contrario", spiega il produttore Giorgio Ciani. "Ho chiamato Paolo Rossi Pisu che ha benedetto immediatamente l’idea lanciando il suo consueto grido di battaglia “Genoma Films c’è!” A questo punto mancava il regista, e chi meglio di Ambrogio Lo Giudice, peraltro damsiano doc? Un primo incontro con Roberto Grandi e poi con Giacomo Manzoli, direttore dell’attuale Dipartimento delle Arti, che assieme ai colleghi ci ha fatto l’onore di inserire il progetto fra le celebrazioni del 50°. La fase attuale è quella della ricerca e assemblaggio materiali di repertorio, e di interviste ai protagonisti della storia; le riprese e il montaggio saranno fra aprile e maggio”.
07/01/2021, 16:42
Carlotta Zanti