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LA TRISTEZZA HA IL SONNO LEGGERO - In esclusiva su RaiPlay


Ritratto di famiglia disfunzionale in un interno, l’esordio alla regia di Marco Mario De Notaris con Stefania Sandrelli, Serena Rossi, Gioia Spaziani, Ciro Priello e Eugenia Costantini. Una commedia familiare ambientata alla fine degli anni ottanta tra la caduta del Muro di Berlino e l'oblio dei partiti italiani. Una produzione Mad Entertainment e Madeleine con Rai Cinema.


LA TRISTEZZA HA IL SONNO LEGGERO - In esclusiva su RaiPlay
Il cast di "La Tristezza ha il sonno leggero"
Napoli, 1989. Erri, fumettista quarantenne ipocondriaco e ansioso, viene cacciato di casa dalla moglie perché non riesce a darle un figlio. L’uomo, squattrinato e senza una valida alternativa, si troverà, così, a dividere un appartamento con degli studenti fino a quando un’inaspettata cena con tutta la sua famiglia, una famiglia più che allargata, cambierà la sua vita per sempre.

Una garbata commedia degli equivoci tratta dall’omonimo romanzo di Lorenzo Marone, diretta e interpretata da Marco Mario De Notaris che ha riservato per sé il ruolo del protagonista impacciato e alle prese con una simpatica famiglia disfunzionale: la sorella hippie Flor (Serena Rossi), il fratello dalla vita apparentemente perfetta Giovanni (Ciro Priello), Renata (Stefania Sandrelli) la madre accentratrice e cinica, il padre assente (Tonino Taiuti), il secondo marito della madre Mario (Marzio Honorato) buono e remissivo, il figlio preferito Valerio (Roberto Caccioppoli) e Arianna, la sorellastra per la quale Erri ha un debole (Eugenia Costantini).

Sullo sfondo l’evento storico della caduta del muro di Berlino che la famiglia osserva con entusiasmo dallo schermo di una piccola televisione mentre i loro drammi personali prendono sempre più piede. Ogni personaggio si presenta direttamente al pubblico abbattendo la quarta parete e descrivendo senza filtri la propria situazione e nessuno può dirsi felice. E poi ci sono anche gli scontri generazionali, quelli politici tra comunisti e democristiani, e mentre crolla la Cortina di ferro, nella confusione di un appartamento fatiscente, per la numerosa famiglia cedono anche gli ultimi segreti, si abbattono le ipocrisie, si svelano tradimenti in un clima a tratti surreale.

Così, senza troppe pretese, "La tristezza ha il sonno leggero" racconta le dinamiche soffocanti che ognuno può ritrovare nel proprio nucleo familiare, argomenti sempre attuali anche se trattati in un periodo forse più appagante per la società: l’ansia di realizzarsi per dimostrare di non essere dei falliti, la ricerca del consenso da parte dei genitori, i rapporti conflittuali fra fratelli, lo spettro della maternità, l’ossessione di avere dei figli perché questo “impone” la società, il miraggio di un rapporto d’amore vero e sincero. “Ci sono persone che amano altre persone e persone che amano l’idea di amare altre persone, con queste ultime tutt’al più si può organizzare una cena galante, con le prime, invece, si possono anche spacchettare i cartoni di un trasloco”, spiega Mario in un onesto e poetico monologo a Erri.

Ironia e leggerezza, rappresentate in particolar modo dal personaggio di Stefania Sandrelli sempre perfetta nel ruolo della capofamiglia sopra le righe, creatrice di dinamiche e conflitti, fanno di questo film un piacevole diversivo tra le numerose commedie italiane mediocri e volgari che hanno invaso le piattaforme streaming in questo periodo di stallo per le sale cinematografiche.

02/03/2021, 09:26

Caterina Sabato