CORTO DORICO FILM FEST 13 - Tutti i vincitori
Sono stati assegnati ieri sera attraverso una diretta facebook sulla pagina di Corto Dorico e youtube (Argowebtv) tutti i premi della XVII edizione del
Corto Dorico Film Fest, una delle vetrine più importanti e autorevoli del settore, che vede alla co-direzione artistica il regista e direttore della fotografia, Daniele Ciprì e lo sceneggiatore Luca Caprara.
A Disappearance di Laura Spini e Laurence Brook è il vincitore del Premio Stamira, assegnato dalla giuria di qualità composta dai registi Manetti bros., dall’attrice Serena Rossi e dal produttore Carlo Macchitella scelto «Per la capacità, attraverso una storia avvincente e un’interpretazione sorprendente, di emozionare e stupire. Il tutto in una confezione degna di un film di successo», si legge nella motivazione.
Inoltre, la giuria, dopo aver visionato i 7 corti finalisti e complimentandosi con tutti gli autori per la qualità di tutte le loro opere, ha deciso di dare una menzione speciale a Alihan Turkdemir e Emir Dincer, i bambini protagonisti di
Pilgrims di Ali Asgari e Farnoosh Samadi, «per essere riusciti, in una selezione di corti piena di ottime interpretazioni, ad essere i più veri e i più coinvolgenti».
Il Premio Nie wiem, al miglior corto d'impegno sociale, è andato a
Zheng di Giacomo Sebastiani con la seguente motivazione: «In che cosa consiste l’impegno sociale all’interno di un’opera così particolare come è il cortometraggio? Ogni anno l’associazione Nie Wiem, nel decidere collegialmente l’assegnazione del Premio, si pone questo quesito ma mai come quest’anno la risposta è stata facile di fronte a un’evidenza incontestabile. Il tema dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo fino alla sua riduzione in schiavitù, analizzato per di più all’interno di una comunità tradizionalmente chiusa e impermeabile, “altra” per eccellenza e “aliena” per antonomasia, eppure così vicina, addirittura “prossima” alla nostra come quella cinese, fa sì che il Premio Nie Wiem all’impegno sociale vada, quest’anno, a “
Zheng” di Giacomo Sebastiani. Un piccolo film che, senza sacrificare la qualità della recitazione e della sceneggiatura, e con un climax narrativo che lascia anche spazio a una possibilità di redenzione, riesce inoltre, nell’atto stesso di girare con attori cino-italiani, ad aggiornare le tradizionali tematiche legate all’immigrazione compiendo un atto concreto di integrazione».
"
Zheng" ha anche vinto il Premio Sentieri di Cinema della Giuria CGS Marche/ACEC Marche.
Per la sezione internazionale in collaborazione con Amnesty International Italia il Premio Short on rights / A corto di diritti - Amnesty international award è stato assegnato al corto
Marta di Julien e Benoit Verdier. E una menzione speciale è stata conferita a
La Historia de Mateo di Malona P. Badelt. Mentre il Premio ass. culturale la locura / Giuria Giovani è andato a
Rebel di Pier-Philippe Chevigny.
Arrivato in finale grazie al voto del pubblico conquistato nella sezione Corto slam (semifinale), “
Male Fadau” di Matteo Incollu si è aggiudicato una doppia premiazione ovvero: il Premio del pubblico e il Premio Giuria Giovani Nazareno Re.
Inverno di Giulio Mastromauro è invece il vincitore del Premio Coop for movies. Il Premio al miglior lungometraggio opera prima Premio Ucca giovani / Salto in lungo è stato assegnato da oltre 70 studenti dei licei del capoluogo marchigiano a
Easy Living - La Vita Facile di Orso e Peter Miyakawa.
La XVII edizione di Corto Dorico Film Fest, anche in versione digital ha ottenuto ottimi risultati con oltre 36 incontri online e 91 corti e lungometraggi in 9 giorni: sono stati oltre 20.000 i voti arrivati sul sito di Corto Dorico (e circa 50.000 contatti unici) per le fasi delle semifinali e della finalissima e oltre 178.000 le persone raggiunte con i post social.
Realtà sempre più solida e riconosciuta in Italia come vetrina del cinema breve, questa edizione ha spaziato più che mai tra le tematiche trattate e le tipologie dei corti presentati, dalle anteprime alle proposte arrivate da tutto il mondo. Non sono ovviamente mancate lemasterclass, le collaborazioni tra Festival, i panel, i laboratori per bambini e molto altro.
Il tema “Metamorfosi”, scelto dalla direzione artistica, ha voluto rappresentare e sintetizzare il tempo che stiamo vivendo.
«Ce l’abbiamo fatta - ha detto il regista e direttore alla fotografia, Daniele Ciprì - Non siamo riusciti a fare il Festival in presenza ma siamo riusciti a resistere e questo grazie alla tenacia di tutte quelle persone che fanno di tutto per continuare con ogni mezzo a dare linfa al cinema. Fare cinema oggi è cosa piuttosto complessa ma lo è meno se c’è gente di passione e buona volontà. Questo vale ancora maggiormente se si parla di una vetrina di cinema indipendente. E il cinema breve è ormai il cinema indipendente, come concetto. Quello che si fa con pochi soldi e che lascia la libertà ad un autore di esprimersi. Quindi Festival come Corto Dorico sono fondamentali per i giovani e per continuare a raccontare storie anche attraverso i portali internet e con ogni mezzo. Meglio se al cinema».
«Mai parola è stata più centrata e centrale di quella che assieme a Daniele abbiamo scelto come tema di quest’anno: Metamorfosi - ha detto Luca Caprara -. E’ stato un Festival trasformato e come tutte le trasformazioni, sofferto, rimodulato e per certi versi anche folle. È stato un Corto Dorico “resistente”, pieno di suggestioni, di idee, di immagini e racconti sul mondo e sul cinema che verrà. Non è stato il Festival in presenza, con il pubblico e gli autori presenti, che tutti avremmo voluto fare e che appena possibile torneremo a fare ma un Festival che ha fatto sua la convinzione che l’esperienza di questa edizione digitale accompagnerà Corto Dorico nelle sue declinazioni future, senza soccombere al digitale ma utilizzandolo come elemento capace di ampliare il racconto del nostro Festival, le sue attività (scuole, laboratori, incontri) durante l’anno e quel territorio che felicemente in questo Festival crede e lo supporta. La metamorfosi è appena all’inizio».
Intanto i direttori artistici hanno anche annunciato che si sta pensando ad una breve versione in presenza a fine giugno, nella speranza che si sia ritrovata quella “normalità” a cui si auspica.
Numerosi, anche quest’anno, gli ospiti protagonisti di incontri e masterclass tra i quali il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Agostino Ferrente, il regista e sceneggiatore Giorgio Diritti, Paolo Bernardelli autore di “SanPa - Luci e tenebre di San Patrignano”, docufilm di successo su Netflix, i due fratelli registi Antonio e Marco Manetti, l’attrice Serena Rossi, il produttore cinematografico Carlo Macchitella, il produttore e autore Omar Rashid e molti altri.
Sempre più consolidata la collaborazione con Amnesty International Italia grazie alla quale è stato anche possibile vedere il film Let There Be Colour di Ado Hasanovic che racconta il primo Pride in Bosnia nel 2019. Tra gli eventi speciali si è potuto assistere a A Dog Called Money di Seamus Murphy, con protagonista PJ Harvey e dedicato al viaggio in Afghanistan e Kosovo che le fu di ispirazione per la realizzazione dell’album The Hope Six Demolition Project, il cortometraggio Zombie di Giorgio Diritti e nell’ambito della collaborazione con il Ka Festival, il film Sand Storm di Jason Wishnow che vede come attore il controverso artista cinese Ai Weiwei.
Nella vetrina di corti internazionali, Metamorfosi – Coming of Age, molte le proposte inedite in Italia, selezionate e premiate nei principali Festival internazionali. E’ stata rafforzata la collaborazione con uno dei più importanti Festival di videopoesia del mondo: con Best of Zebra è stato possibile fruire online di una selezione delle migliori videopoesie internazionali realizzate negli ultimi due decenni.
Inoltre quest’anno Corto Dorico ha avviato una collaborazione con il Ka Festival – Nuovo Immaginario Migrante, proponendo una selezione di 5 cortometraggi internazionali sul tema dell’acqua e della sostenibilità ambientale.
Il progetto Cinemaèreale, la finestra sul cinema documentario italiano contemporaneo con un laboratorio di Cinema sostenuto da Fondazione Cariverona, è stata molto presente anche in questa edizione con i cortometraggi di fine laboratorio a cui su è aggiunto come evento speciale Furgoncinema – Viaggio nelle terre mutate di Lorenzo Montesi Pettinelli e Luca Barchiesi (Associazione Aristoria – Furgoncinema), il racconto corale realizzato dai volontari dell’associazione Aristoria, che per tre anni hanno ripreso i luoghi e le testimonianze di coloro che, dopo il terremoto di Amatrice del 2016, hanno continuato a vivere in quelle terre.
Sempre in primo piano, infatti, il legame con il territorio. Il Premio Speciale Cinema di Poesia che è stato assegnato al collettivoALMA.animatori, realtà marchigiana conosciuta e premiata con le proprie opere in tutto il mondo. Per l’occasione si sono potute vedere una retrospettiva composta da 22 cortometraggi d’animazione. A cura di ALMA è anche la sigla della 17^ edizione di Corto Dorico, realizzata da Ahmed Ben Nessib. Con Officine Mattòli, Corto Dorico Film Fest ha presentato Pionierismi, una selezione di cortometraggi girati nelle Marche negli ultimi anni e un gruppo di nuovi cineasti la cui poetica si intreccia con elementi di immaginario regionale
Anche i bambini, come da tradizione, sono stati al centro del Festival con CineBimbi, un progetto di Corto Dorico e SAB Scuola delle Arti per Bambini di Nie Wiem, con il cortometraggio di fine laboratorio 2020: La scoperta. Disponibili alla visione anche gli altri due cortometraggi SAB Missione 007te del 2018 e La Nave dei Folli del 2019 coordinati da Natalia Paci e Juri Cerusico.
Il Festival Corto Dorico è co-organizzato dall’associazione Nie Wiem e dal Comune di Ancona con il contributo di Mibac Direzione Generale per il Cinema, Regione Marche, Università Politecnica delle Marche con il sostegno di Amnesty International Italia, Coop Alleanza 3.0.
29/03/2021, 08:22