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LUCA BARBARESCHI - "In Barba a Tutto"


Contro il politicamente corretto. Dal 19 aprile su Rai3 in seconda serata e in diretta il talk show irriverente condotto da Luca Barbareschi con tanti ospiti. Nella prima puntata Morgan e Katia Ricciarelli. Un programma di Giovanni Filippetto e Francesco Foppoli per la regia di Stefano Vicario.


LUCA BARBARESCHI -
Luca Barbareschi su Rai3 dal 19 aprile
Luca Barbareschi torna in tv da protagonista dopo anni con "In barba a tutto" e si può scommettere che non passerà inosservato. Il suo carattere caustico e irriverente, le sue dichiarazioni impopolari, infatti, hanno spesso acceso aspre critiche che anni fa, per esempio, a Mediaset gli costarono la sospensione di un programma e il licenziamento. Da lunedì 19 aprile il conduttore, attore, regista e produttore approda su Rai3 con un programma che dichiara apertamente guerra al politicamente corretto imperante:

“Il delirio del politicamente corretto è terribile”, ha spiegato Luca Barbareschi durante la conferenza stampa di presentazione, “perché penso che sia un tumore maligno nella cultura occidentale, con una logica talmente folle che io ormai rido tutto il giorno perché sento fare delle affermazioni sulla politica, sul cinema, sulla genetica che mi chiedo se le stiano scrivendo degli autori raffinati o se si sta addormentando il cervello. Purtroppo c’è un vaccino contro il Covid ma non contro la stupidità e con questo programma c’è la voglia di provare a riaccendere un po’ di luce: nella prima puntata per esempio ci sarà ospite Luca Perri, un astrofisico che ci rivelerà cosa sta accadendo nello spazio, poi parleremo anche di bodyshaming, ci sarà anche Morgan, Katia Ricciarelli che nella lirica è stata una donna molto importante ed è una persona molto onesta intellettualmente”.

In ogni puntata, quindi, tre macrotemi e tre ospiti, il primo appuntamento si focalizzerà su: “Scienza e Romanticismo”, “Essere contro”, “Il mondo della lirica è maschilista? Potremmo finalmente riscrivere la Turandot in chiave trasgender?”, le parole d’ordine sono sense of humor e provocazione:

“Io devo provocare, l’artista è uno scienziato delle idee, se non provochi una reazione non ci sarà mai un’azione. Ci sarà provocazione ma spero che sia rispettosa soprattutto degli ospiti che avrò, l’ospite è sacro. Vorrei avere il ministro della Giustizia Cartabia, che ho ufficialmente invitato, ma anche il ministro della Cultura Dario Franceschini, e spero di mantenere la leggerezza. Sarò in diretta, è una prerogativa per me, se non c’è il rischio divento narcolettico, è la prima cosa che ho chiesto a Franco Di Mare (Direttore di Rai3)”.

Tantissimi gli altri progetti di Luca Barbareschi come produttore di grandi autori e film tv, con una speranza anche per il suo grande amore, il teatro:

“Sono un onnivoro di spettacolo, infatti, in questo momento sto anche producendo i nuovi film di Roman Polanski, Woody Allen ed Emir Kusturica, anche film per la tv, e sempre in tema di provocazione sto preparando un lungometraggio dal titolo “The Good Bench” da un soggetto di Fabio Resinaro che è la storia di una famiglia eterosessuale che viene discriminata in una città in cui il sindaco è un transessuale filippino e l’assessore alla cultura è un neonazista nano. Per quanto riguarda il teatro credo che dovrà ritrovare la sua identità, mi auguro che le sovvenzioni crescano e che Roma possa continuare a essere la Capitale anche spirituale. Se il Teatro Eliseo fosse stato aperto avrei proposto a Di Mare di fare il talk show lì, siamo dietro le Banca d'Italia, noi invece siamo la banca delle emozioni. Soffro a non recitare, è una medicina, il teatro è la mia sinagoga laica in cui celebrare i miei riti.”

17/04/2021, 09:40

Caterina Sabato