BARDOLINO FILM FESTIVAL 1 - Il palmares
La prima edizione di Bardolino Film Festival rimarrà senz’altro nel cuore di tutti quelli che l’hanno attraversata, vissuta, vista. Il successo ha superato le aspettative.
Il Direttore Artistico Franco Dassisti chiude con queste parole la prima edizione di Bardolino Film festival: “E’ una grande soddisfazione. Un festival neonato ma ambizioso, che registi, attori e scrittori hanno amato sin da subito. Così come la gente di Bardolino e i numerosi turisti che hanno visto la splendida località del Garda tingersi dei colori del cinema, all’insegna del motto “Re-Start, Ripartenza…”
Nica Currò, Assessore alla Cultura del Comune di Bardolino, traccia un bilancio e guarda al futuro: “Dopo 5 giorni di questa kermesse full time fatta di concorsi cinematografici, visioni en plein air con tanta gente, incontri e presentazioni, si è avvertita un'atmosfera nuova. La visione di un film in presenza è tornata ad essere un prezioso valore aggiunto nella fruizione di eventi culturali. Si è creato un movimento di idee, si è rinforzato il senso di collettività, si sono potute apprezzare opere che venivano dall'estero.
L’intenzione dell’Assessorato alla Cultura è quella di proporre il festival anche il prossimo anno, nella convinzione che questo può essere un volano per la promozione territoriale. Investire nel turismo culturale significa contribuire al prestigio del nostro paese, già molto conosciuto. La cultura insomma si accompagna perfettamente alla vocazione turistica: entrambe trovano terreno fertile nel nostro meraviglioso territorio, arricchendosi a vicenda.”
Il fascino di Lido Mirabello allestito ad Arena cinematografica, con il mega schermo alle cui spalle si stagliavano le acque del Lago di Garda, era davvero unico e ha caratterizzato le serate legandosi fortemente all’identità di Bardolino. Non si poteva sbagliare, si era proprio lì. Un luogo unico che ha accolto molti ospiti straordinari, da Raoul Bova con Manuel Bortuzzo ed Emiliano Brembilla, Lodo Guenzi e Antonio Pisu, Enrico Iannone, Francesco Bruni con Nicola Nocella e Raffaella Lebboroni, per finire con Alessandro Grande e Francesco Montanari. Le 300 sedute della platea sono andate quasi sempre sold out.
Notevole anche la partecipazione alle proiezioni e agli incontri mattutini al Cinema Teatro Corallo che, dopo essere rimasto chiuso per diversi anni e in particolare negli ultimi mesi a causa della pandemia, è tornato a vivere e ad essere un luogo frequentato, attraversato e vissuto. Apprezzati anche i sottotitoli in inglese, che hanno permesso ad alcuni turisti stranieri di avvicinarsi alla sala e di tornare sempre più numerosi a vedere i film proposti.
Il popolo che abita e frequenta Bardolino non è rimasto indifferente all’offerta e ha risposto con entusiasmo dimostrando una voglia di cinema, di letteratura e di confronto di persona che fa ben sperare per il futuro di un Festival di cinema appena nato, ma che già inizia a urlare.
PALMARÈS
CONCORSO DOCUMENTARI
Premio BFF 2021 per il miglior Documentario a
"80.000 SCHNITZEL" di Hannah Schweier
La giuria del Primo Bardino Film Festival ha deciso di premiare, come miglior documentario, una saga familiare interpreta da sole donne e raccontata da una di loro con straziante sincerità, proiettando una piccola storia particolare sulla scena generale dell’esistenza umana, dove i sogni si frantumano e resta l’amara fatica del vivere. Un film che suscita emozioni e riflessioni importanti sul senso della vita.
Premio Speciale della Giuria
a "DISCO RUIN" di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto
Per la prospettiva affascinante con cui affronta la storia epica della club culture, che ha influito sulla cultura giovanile di diverse generazioni, segnando le epoche. Soprattutto la riflessione sull'uso "performativo" degli spazi, a seguito di un’accurata ricerca di materiali d’archivio sapientemente integrata con nuove testimonianze, grazie a cui si riesce a confrontare il prima e il dopo, alimentando la nostalgia e fotografando anche l’epilogo fatiscente, di quelle epoche e di quegli edifici. Parlare di club culture in era covid significa anche restituire dignità a un settore - oggi in grande sofferenza - troppo spesso frettolosamente associato alla superficiale evasione giovanile.
Menzione Speciale
a "SE HO VINTO SE HO PERSO" di Gian Luca Rossi
Un film che racconta un'epoca - gli anni a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta - che sembra lontanissima ma che i protagonisti del film, meravigliosi ex musicisti punk valdostani, outsider tra gli outsider ora ultra 50enni, ci fanno sentire ancora dentro di noi, come maestri di vita che tenacemente resistono ad ogni omologazione e restano fedeli al loro originale senso morale.
Menzione Speciale
a "GIOJA 22" di Stefano De Felici
Perché le sequenze del protagonista che si arrampica sulla gru per denunciare coraggiosamente i colossi della finanza mondiale, diventati i simboli del nuovo skyline milanese, sono vertiginose. E il senso politico della sua performance di disubbidienza civile riesce a scuoterci nel profondo.
CONCORSO CORTOMETRAGGI
Premio BFF 2021 per il miglior Cortometraggio a
"DE RETOUR" di Pascal Marc
Perché coglie in pieno lo spirito di questa prima edizione del festival, quella della ripartenza, di un nuovo inizio, di un ritorno alla vita, inserito in una forma cinematografica pura, lucida e che fa parte di una tradizione che negli anni ci ha dato grandi opere che hanno raccontato il mondo attraverso la società e le persone. Un piccolo grande film che sarebbe piaciuto ad Agnés Varda, a Bertrand Tavernier e che raccoglie la lezione dei fratelli Dardenne.
Menzione Speciale
a "EGGSHELL" di Ryan William Harris
La fantasia è l’unica forma di protezione che può avere un bambino. Il piccolo protagonista di Eggshell si rifugia in un mondo tutto suo e lo fa giocando con i generi e facendo di questo coming of age un compendio cinematografico, tra neorealismo, action e fantascienza. Un modo per non farsi rubare l’infanzia, ma anche per entrare nella vita che verrà.
Menzione Speciale
a "500 CALORIES" di Cristina Spina
Un revenge movie sorprendente che mette in scena perfettamente quello che racconta, un corpo violato e un dolore mai sopito, fino al sorprendente confronto finale. La storia di una vita in una portata di carboidrati.
Menzione Speciale
a "BALKANIKA" di Lu Pulici
Un giro di danza della vita, raccontato attraverso la meravigliosa arte dell’animazione con tratto e tecnica sopraffina e accompagnato da una colonna sonora che resta nell’anima. Un piccolo gioiello.
20/06/2021, 21:15