Note di regia di "My Name is Sami"
Il film è stato girato ad Aprile 2020 durante la quarantena a Berlino. È una riflessione sulla violenza domestica, i diritti umani e la condizione della donna in tutti i paesi. Sono stata ispirata da un evento accaduto a una persona cara: una vecchia amica incontrata per caso dopo molto tempo mi ha raccontato gli abusi di cui era vittima da parte del marito. Pensava che fosse doloroso ma lo accettava come una condizione normale da cui non c'era un'uscita. Rimasi scioccata dal suo racconto, dalla passiva accettazione del suo essere vittima, dal suo terrore di cambiare le cose. Ho pensato a lungo alla breve conversazione che abbiamo avuto. Penso davvero che il modo in cui la mia amica subiva questa violenza, pensando che fosse normale, sia un problema enorme per molte donne.
Questo è qualcosa che deve essere cambiato. Sento la responsabilità, come artista donna, di spingere a confrontarsi con questo argomento, di pensare a come risalire alle origini di questa violenza per poter sradicarla, partendo dal modo in cui guardiamo le donne, pensiamo alle donne e ci rapportiamo a loro.
Daniela Lucato