BIF&ST 2021 - "Il Materiale Emotivo": un libraio italiano a Parigi
Una libreria, un teatro, Parigi. I migliori ingredienti ci sono tutti per confezionare un film sentimentale, antico, dove l’amore e la cultura si incrociano e si alimentano alla ricerca di una soluzione alle difficoltà della vita.
Sergio Castellitto è Vincenzo, libraio italiano un po’ blasé che ama i suoi libri meno soltanto di sua figlia, Albertine,
Matilda De Angelis, che vive al secondo piano su una sedia a rotelle e non parla da quando un evento tragico l’ha ridotta in quello stato. A sparigliare le carte di Vincenzo arriva Yolande,
Bérénice Bejo, attrice un po’ fuori di testa che lavora nel teatro lì di fronte.
Parigi sembra quella di una volta e l’amicizia tra Vincenzo e Yolande si trasforma presto in un sentimento più profondo, rimanendo però sospeso per i personali problemi di entrambi: l’impegno verso la figlia per lui, un’evidente confusione mentale per l’attrice. Qualcosa andrà in porto ma forse non quello che ci si aspetta.
Castellitto mette in scena una sceneggiatura di
Ettore Scola, Furio Scarpelli e Silvia Scola per un film scritto da
Margaret Mazzantini che qualche volta perde il filo della storia correndo dietro alle esigenze dei singoli personaggi, che tornano spesso a riproporre i propri limiti e le proprie fragilità. Forse il regista avrebbe potuto scegliere un protagonista più giovane, rispetto a se stesso, e dunque capace di sottolineare una rassegnazione alla vita e ai rapporti umani dettata dagli eventi, come la condizione della figlia, e non da una maturità non ci fa sperare troppo in un lieto fine tra la bella attrice di teatro e un fascinoso libraio italiano sempre pronto per aneddoti e citazioni.
26/09/2021, 17:03
Stefano Amadio