FANHUA CHINESE FILM FESTIVAL 1 - A Firenze dal 14 al 17 ottobre
Un viaggio nella Cina contemporanea, quella meno conosciuta e più autentica, oltre gli stereotipi, nella prima edizione di FánHuā Chinese Film Festival, la rassegna cinematografica in programma al cinema La Compagnia di Firenze dal 14 al 17 ottobre che presenterà un programma di 11 film. Il titolo della rassegna, letteralmente, “Una varietà di fiori che sbocciano”, fa riferimento, con un’immagine poetica, alla florida e variegata produzione di opere cinematografiche che si sta sviluppando in Cina.
Il festival è organizzato da Zhong Art International con il supporto di Globally Group, Palazzo Coppini, Life Beyond Tourism Movement, The Mall Luxury Outlets e dalla comunità cinese di Firenze e realizzato con la collaborazione della China Film Association, dell’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana e si svolge sotto il patrocinio dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese e del Consolato Generale di Firenze, della Città Metropolitana, dei Comuni di Firenze e Prato. Si avvale della consulenza artistica di Paolo Bertolin, critico e curatore cinematografico, membro del comitato di selezione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Lontano dalle metropoli, ai confini e dentro il cuore di un popolo, così lontano e così vicino all’Italia. Qui porterà il viaggio delineato dal programma del FánHuā Chinese Film Festival, nella Cina rurale, tradizionale, religiosa, antica, come in quella volta al futuro: un mosaico di film che racconterà allo spettatore attraverso varie tematiche divise per giorno la più stringente attualità, i film indipendenti e i campioni d’incasso in Cina. Il calendario propone un tema per ogni giorno: giovedì 14 ottobre è dedicato agli sguardi femminili; venerdì 15 condurrà alle pendici dell'Himalaya; sabato 16 rivelerà i talenti emergenti e domenica 17 introdurrà i nuovi eroi dagli schermi cinesi.
L’inaugurazione è affidata a due film di due registe donne per la giornata dal titolo “Sguardi femminili”: giovedì 14 ottobre, dopo l’inaugurazione ufficiale che si terrà alle 18.30, alle 19 la proiezione di “A First Farewell” di Wang Lina, il toccante debutto della regista che racconta la storia di Isa, un bambino dello Xinjiang costretto a separarsi dai suoi cari. Alle 21:00 sul grande schermo “Red Flowers and Green Leaves” di Liu Miaomiao e Hu Weijie, la cronaca emozionante e realistica di un matrimonio 'combinato' nel nord ovest della Cina. A chiudere il festival – domenica 17 ottobre - il film campione d’incasso in Cina nel 2020, “800 eroi” di Guan Hu, tra i più importanti registi della “Sesta Generazione”: film storico sulla guerra sino-giapponese, ambientato in una Shangai del 1937, è stato girato con dovizia di mezzi ed è impreziosito dalla voce di Andrea Bocelli nella colonna sonora con la pop star cinese Na Ying. Il film è distribuito in Italia da Notorious Pictures.
Dopo la giornata inaugurale, si riparte venerdì 15 ottobre, per la giornata dal titolo “Alle pendici dell'Himalaya”. Il programma (ore 15.30) presenta “The Soul of Himalaya” (Lo Spirito dell’Himalaya, 2017), opera prima di Zeng Yunhui, un dramma epico sullo sfondo dell'altopiano tibetano: per salvare la sua tribù dall'estinzione, il guerriero Lendon s'avventura alla ricerca della Fonte della vita. Alle 18.00 il pluripremiato “Ala Changso” (Bevi questo buon vino, 2018) di Sonthar Gyal,che accompagna lungo un percorso iniziatico e spirituale intriso di umanità, quello di una giovane donna tibetana, che si scopre malata e decide di intraprendere il pellegrinaggio verso Lhasa. In prima serata (ore 21.00), il momento atteso della proiezione del capolavoro “Balloon” (Il Palloncino, 2019) del regista Pema Tseden, presentato nella sezione Orizzonti di Venezia 76 e vincitore di numerosi premi internazionali. Sullo sfondo delle praterie nella regione del Qinghai, Darje e la moglie Drolkar conducono una vita dura, semplice e tranquilla, insieme ai tre figli maschi e al nonno. Affinché non ci siano nuove nascite, ricorrono all’uso dei preservativi, ma i bambini ne trovano casualmente la scorta e vanno a giocare all’aperto, utilizzandoli come palloncini. Tra ilarità e sconvolgimento dell’armonia familiare, emerge il conflitto tra modernità e tradizioni.
Il fine settimana si apre, sabato 16 ottobre, con la giornata de “I talenti emergenti”. Alle 15.30, si inizia con “Suburban Birds” (Uccelli in periferia, 2018), un mosaico tra passato e presente, tra documentazione di spazi e le memorie che li abitano, suadente rivelazione del talento dell'esordiente Qiu Sheng. Alle 18.00 “Wisdom Tooth” (Dente del giudizio, 2019) di Ming Liang, ambientato nel gelido inverno del nord est cinese, dove si consuma il dolente passaggio all'età adulta di Gu Xi e Gu Liang, sorella e fratello. In serata (ore 21.00), è il momento di “Back to the Warf” (Ritorno al molo, 2020) di Li Xiaofeng, un crudo noir contemporaneo a suon di jazz, dove il progatonista, di ritorno alla città natale per i funerali della madre, si ritrova invischiato nei ricatti di un passato che credeva d'aver lasciato alle spalle.
Il finale di festival è dedicato agli ultimi tre titol (17/10) per “I nuovi eroi dagli schermi cinesi”. Alle 15.30, “Legend of Deification” (2020) di Cheng Teng e Li Wei, magnifica animazione concepita in 3D che racconta il mito dell'eroe Jiang Ziya, nobile figura di eroe del XVI secolo, molto popolare in Cina. Uno dei grandi trionfi del botteghino cinese del 2020. Segue alle 18.00 “The Final Master” (2015) di Xu Haofeng, vorticoso intrigo kung fu ambientato negli anni Trenta. Chiude, come detto, alle 21.00 “800 Eroi” (The Eight Hundred) di Guan Hu.
“Sono estremamente lieto e onorato di poter prestare il mio contributo a questa iniziativa promossa da Zhong Art International” – spiega Paolo Bertolin. “La cinematografia cinese ha da alcuni decenni conquistato una preminenza artistica nel circuito festivaliero, testimoniata dai molti riconoscimenti che i suoi autori hanno raccolto a Cannes, Venezia e Berlino. Al contempo, una nuova vitalissima generazione di giovani cineasti si va affermando, tra cinema d'autore e opere più prettamente commerciali. Nonostante siano sempre più le opportunità di accedere ad un prodotto internazionale più variegato, grazie all'ampio panorama festivaliero del nostro paese e grazie alle molte piattaforme di streaming che si stanno aprendo anche al prodotto di nicchia, il ricco bacino del cinema cinese non è ancora sufficientemente reso a disposizione del pubblico italiano. FánHuāChinese Film Festival si propone modestamente di fornire un'opportunità di incontro e conoscenza cinematografica e culturale reciproca, con un accento posto sulle nuove leve di una cinematografia vitale e composita”.
“La Zhong Art International – spiega il suo Presidente Xiuzhong Zhang – ha voluto ampliare la cerchia delle proprie attività in campo artistico dedicandosi anche alla Settima Arte: abbiamo ideato questo Festival di Cinema, che si terrà periodicamente a Firenze, per avvicinare il pubblico italiano alle molteplici realtà della Cina di ieri e di oggi, coinvolgendo anche i residenti cinesi dell’area fiorentina e pratese e mostrando così alle generazioni cresciute in Italia il proprio paese d’origine che non sempre conoscono. È un invito per tutti a conoscere ambienti di straordinaria bellezza e tradizioni millenarie, ad esplorare le varie esistenze di un popolo nella loro quotidianità, per scoprire ed apprezzare il fascino della Cina nelle sue diversità”.
"Fondazione Sistema Toscana - afferma il direttore Francesco Palumbo - che con la sua Area cinema promuove la cultura cinematografica nella regione, è ben lieta di ospitare al cinema La Compagnia e di promuovere il FánHuā Chinese Film Festival, iniziativa apportatrice di molteplici valori positivi: per l'approfondita conoscenza della cultura cinese che propone, raccontata dai film in programma; per il valore culturale delle opere presentate, una selezione della migliore cinematografia cinese contemporanea; per il rafforzamento dei rapporti bilaterali Italia-Cina che può generare. Da sempre la Toscana è terra d'accoglienza e questo festival ne è una dimostrazione concreta. Come Fondazione Sistema Toscana accogliamo con entusiasmo la prima edizione di una iniziativa che va ad aggiungere un tassello alle tante relazioni in essere tra i due paesi, nei diversi campi, da quello culturale, al turismo e all'economia, grazie al veicolo del cinema".
“È con grande soddisfazione - sottolinea la vicesindaca Alessia Bettini - che porto i saluti del Comune di Firenze alla presentazione di questo festival. È l’edizione zero di un evento che permetterà di avvicinarci a una cinematografia di qualità straordinaria, interessante e ricca di talenti. La Compagnia si conferma come un luogo centrale della cultura cittadina: anche con questo festival dimostra di saper mettere in campo iniziative sempre più all’avanguardia e di altissimo livello, che ci offrono un viaggio a 360 gradi nel mondo della settima arte e nella cultura dell’audiovisivo in tutte le sue forme”.
“Siamo estremamente orgogliosi di prendere parte a questa importante iniziativa culturale - afferma Giorgio Motta, General Manager di The Mall Luxury Outlets, tra gli sponsor del festival - la nostra realtà è sempre alla ricerca di soluzioni che contribuiscano a rendere speciale ogni momento per i nostri ospiti e cerchiamo ogni giorno di coinvolgerci con le eccellenze locali per creare esperienze uniche. Il FánHuā Chinese Film Festival è per noi un’ulteriore importantissima opportunità per condividere la nostra passione verso ogni forma di bellezza ed eccellenza, valori che compongono il nostro DNA e che guidano il nostro lavoro di tutti i giorni anche al di fuori dei nostri malls”.
11/10/2021, 13:55