Note di regia di "Sempreverdi"
Mi chiamo Tommaso Diaceri, ho 22 anni e da ragazzino ho scoperto ciò che mi smuove più di ogni altra cosa: il potere delle storie di farmi vivere qualcosa di straordinario. Ed è questo che sogno a mia volta di riuscire a fare: emozionare le per-sone con una storia. Qualsiasi forma essa assuma. Penso che il regista abbia a disposizione lo stru-mento più potente, le immagini in movimento. Ogni fotogramma diventa l’occasione per costruire ciò che si vuole trasmettere. “
Sempreverdi” racconta il momento della vita di due amiche, legate da un’amicizia rara e bellissima, in cui decidono di superare un’antica paura che risale all’infanzia. Cercando di lasciarsela alle spalle per sempre, muoveranno così il primo passo per diventare grandi. Se mi chiedessero perché voglia raccontare proprio questa storia, risponderei che credo possieda la caratteristica principale per em-zionare: un tema profondo che muova e innervi una storia di genere, in questo caso un horror psicologico drammatico, rendendola significativa. Per adesso Valentina e Valeria vivono ancora solo tra le pagine della storia. Con le due attrici diven-teranno finalmente reali per vivere quello che le aspetta.
Tommaso Diaceri